2015-05-14 20:19:00

Il ddl di riforma della scuola all'esame della Camera


E' approdato oggi in aula alla Camera il disegno di legge di riforma della scuola. Il voto finale è previsto per mercoledì prossimo. I sindacati, ancora sul piede di guerra, chiedono ai parlamentari di manifestare insieme domani pomeriggio in piazza del Pantheon. Intanto il garante per gli scioperi dice no all'ipotesi di blocco degli scrutini. Servizio di Giampiero Guadagni:

La riforma della scuola, una delle principali scommesse del governo Renzi, arriva dunque all'esame dell'aula della Camera. Il clima resta teso, fuori e dentro il Parlamento. Il presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi fa sapere che scatterebbe la precettazione in caso di blocco degli scrutini, giudicato illegittimo e dannoso. Un'ipotesi che però continua ad essere presa in considerazione dai sindacati di categoria che intanto, dopo lo sciopero del 5 maggio, hanno scritto ai parlamentari invitandoli ad una manifestazione domani pomeriggio al Pantheon. Tra le prime adesioni quella di Fassina, minoranza Pd, e di Sel.

Ma il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini replica mettendo in luce i cardini della riforma - merito, uguaglianza, valutazione e formazione costante – con accento particolare sul progetto educativo, progetto assente invece secondo i detrattori del provvedimento, contrari alla costruzione di un legame troppo stretto tra scuola e aziende. Non è questo il solo punto di dissenso. Nella riforma è previsto un piano di 100 mila assunzioni per chiudere la stagione del precariato. Ma i sindacati sottolineano che restano fuori gli idonei dell'ultimo concorso, inizialmente assunti e decine di migliaia di precari di istituto. Scontro anche sull'ipotesi del governo di assegnare più poteri ai dirigenti scolastici: dalla compilazione del piano di offerta formativa fino alla scelta e valutazione dei docenti. 








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