2015-05-08 16:43:00

Mons. Andreatta, ORP: "Tornano i pellegrinaggi in Egitto".


Il racconto radiofonico del viaggio (21 - 28 aprile 2015) di un gruppo di sacerdoti dell'Opera Romana Pellegrinaggi con alcuni giornalisti cattolici italiani in Egitto: a Il Cairo, poi ad Assuan, nel Sud, risalendo il Nilo a Edfu e Luxor, sulla strada percorsa dalla Sacra Famiglia. 

Tornano i pellegrinaggi ORP in Egitto

"Manchiamo da alcuni anni, racconta mons. Liberio Andreatta, Amministratore dell'Opera Romana Pellegrinaggi, a causa delle note vicende sociali che hanno interessato l'Egitto. Oggi siamo venuti. Abbiamo trovato che il Paese è in sicurezza. Riprenderemo i pellegrinaggi perchè da qui noi partiamo dalle fonti ma soprattutto dalle radici della nostra fede e della nostra cultura. Che sono le radici egizie dalle quali si è arrivati a quelle israeliane e cristiane. Si riparte dall'Egitto per percorrere tutto il Medio Oriente e fare in modo che i nostri pellegrini siano testimoni di pace, messaggeri di fede, soprattutto presenza di solidarietà". "Noi, sia ebrei, sia musulmani che cristiani, abbiamo tutti un'unica radice: dobbiamo riscoprire quest'unica radice nel rispetto delle identità. Qui i pellegrini sono ben accolti. Tutti sanno che il pellegrino non è un uomo armato, non è uomo che ha interessi economici, ma è uomo di fede, di preghiera, collante tra cristiani, sia copti che cattolici, con i musulmani e con tutte le realtà presenti nel Paese".

La Sacra Famiglia in Egitto

"L'Egitto è terra di religioni, spiega don Giovanni Biallo, Direttore dell'Opera Romana Pellegrinaggi, in quanto fin dai reperti più antichi della tradizione egizia si cerca la fede in una unica divinità. Dal simbolismo faraonico al cristianesimo c'è continuità nella fede in un solo Dio, variamente declinato nella storia umana". Da questa lunga storia dei faraoni si è passati, nel corso dei secoli, "grazie all'evangelizzazione di San Marco, ad una grandissima e profonda diffusione della fede cristiana in questa terra. Per poi arrivare, come sappiamo bene dalla storia, alla diffusione dell'Islam, in un territorio in cui però la fede cristiana ha mantenuto la sua presenza".  Nell'anno del Sinodo Ordinario dedicato alla famiglia "sarà di grande significato, continua don Biallo, riportare i pellegrini in quel percorso che la Sacra Famiglia ha compiuto, secondo la tradizione in Egitto, e che è rimasta nella memoria di tanti, a partire dalle chiese cristiane di questi luoghi". "Il passaggio della Sacra Famiglia, e quindi la presenza di Gesù stesso in questa terra, ha influito profondamente sul radicamento della fede in Egitto con una comunità che conta oggi nel Paese il 13% di cristiani, copti ortodossi e copti latini".

L'Egitto politico da Morsi a al-Sisi: primavera araba fallita ma l'Occidente non lo vuole sapere

La rivoluzione egiziana del 25 febbraio 2011 è nata per la libertà e la democrazia, per la realizzazione dell'identità del popolo egiziano". "Purtroppo per noi, spiega George Helmy, esperto di storia egiziana e formatore delle guide turistiche nel Paese, la rivoluzione del 2011 ha deviato dalla sua strada quando i Fratelli Musulmani hanno preso il potere con l'elezione dell'ex presidente Morsi". "Il popolo egiziano si è accorto che stava andando per una strada lontana dalla democrazia, verso la teocrazia. Per questo, come egiziani, abbiamo fatto una nuova rivoluzione che ha portato al-Sisi nel 2014 a presidente del Paese". "Purtroppo, in Europa, voi chiamate questo 'colpo di stato', ma non è assolutamente un 'golpe' e questo bisogna ripeterlo, bisogna dirlo ancora e chiarirlo bene specialmente da voi, in Europa". "Non è stato un colpo di Stato ma una rivoluzione per la realizzazione dell'identità del popolo egiziano. Più di 30 milioni di egiziani sono scesi in piazza per difendere la loro libertà e separare la religione dalla politica e nello stesso tempo per avere più libertà e apertura alla modernità". "E infatti, a questo popolo disarmato, è venuto incontro il suo esercito. L'esercito è al servizio del popolo, segue la volontà del popolo. L'esercito egiziano ha salvato l'Egitto, conclude Helmy, e il popolo egiziano da un regime teocratico, ipocrita, che abbiamo avuto per un anno dopo la salita al potere di Morsi". 

Al viaggio in Egitto, hanno preso parte, oltre a mons. Andreatta, don Biallo e Stefania Spada dell'Opera Romana Pellegrinaggi, Alberto Bobbio di 'Famiglia Cristiana', Luca Collodi per la 'Radio Vaticana', Virginia Di Marco di 'Ansa Mediterraneo', Giacomo Gambassi di 'Avvenire', Danilo Proietti cameramen 'Tv2000', Antonella Silvestri de 'Il mio Papa'. I sacerdoti don Vittorio Castagna (Oppido-Palmi), don Enrico D'Antonio (Chieti), Sr M. Martha Magallon Trujillo (Messico), mons. Vitantonio Telesca (Potenza). Si ringrazia il Ministero del Turismo del governo egiziano. 








All the contents on this site are copyrighted ©.