E’ arrivata oggi in Cambogia la notizia che la Santa Sede ha riconosciuto il martirio del missionario degli Oblati di Maria Immacolata (Omi) padre Mario Borzaga (1932-1960) e del catechista laico laotiano Paolo Thoj Xyooj, uccisi in Laos nel 1960 dai guerriglieri comunisti Pathet Lao. Come riferisce l'agenzia Fides, la notizia ha suscitato grande gioia ed emozione nei vescovi della Conferenza episcopale di Laos e Cambogia (Celac), attualmente riuniti in Assemblea per una settimana nella capitale cambogiana, fino al 9 maggio. I quattro vicari apostolici del Laos (Ordinari dei vicariati di Vientiane, Paksè, Luang Prabang, Svannakhet) hanno espresso “soddisfazione e gioia inattesa”: accanto al missionario Omi c’è infatti il primo cittadino nativo del Laos a salire alla gloria degli altari.
In attesa della seconda causa per altri 15 martiri laotiani
Padre Mario Ghezzi del Pime, vicario delegato di Phnom Penh, nota a Fides: “E’ una
buona notizia e speriamo che presto anche la seconda causa dei martiri laotiani, che
include altri 15, fra missionari e laici locali, possa avere buon esito. L'immensa
gioia che questo evento suscita nella piccola Chiesa di Laos e Cambogia, riunite nella
medesima Conferenza episcopale, la condivideremo concretamente nel mese di agosto,
quando a Phomn Penh, per la prima volta, i giovani cattolici di Laos e Cambogia vivranno
insieme la loro Giornata della gioventù”.
La figura di padre Borzaga affascina soprattutto i giovani
Borzaga, infatti, giovane missionario, “è un modello per moltissimi giovani”, rimarca
a Fides padre Angelo Pelis, postulatore della causa di beatificazione di Borzaga e
Thoj Xyooj. “Gli scritti di padre Mario Borzaga suscitano commozione e devozione nei
laici, nei giovani e nelle persone consacrate. La sua figura affascina specialmente
i giovani: sono migliaia i commenti e le testimonianze di grazie ottenute per sua
intercessione. La sua fama di santità e di martirio aumenta di giorno in giorno, come
mostrano le crescenti visite al sito web www.marioborzaga.it, creato nel 2004”. (P.A.)
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