“La situazione resta grave ma il sostegno internazionale sta arrivando e la gente sta trovando un po’ di conforto. E’ stato creato un Comitato di coordinamento di tutte le realtà e Ong coinvolte. La Caritas sta aiutando la gente colpita dal sisma del 25 aprile in sette distretti. Stiamo privilegiando le famiglie e i villaggi colpiti nelle aree remote, dove gli aiuti tardano a giungere”: è quanto dice all’agenzia Fides padre Silas Bogati, pro-vicario apostolico del Nepal.
L’aiuto sta giungendo da ogni parte del mondo
Il sacerdote racconta a Fides: “L’importante è mostrare unità tra tutti i soggetti
coinvolti nella solidarietà e coordinare al meglio le opere di soccorso. Oggi i nepalesi
sono un po’ più sollevati dal vedere come l’aiuto stia giungendo da ogni parte del
mondo. La mobilitazione della comunità internazionale è commovente. Dopo la fase dei
soccorsi inizierà quella della ricostruzione. Come Chiesa cattolica siamo inseriti
pienamente in quest’opera di vicinanza e carità e portiamo alle persone un annuncio
di speranza: la vita non è finita, la speranza vive!”.
La Caritas all'opera nei distretti periferici
Come riferito a Fides la Caritas sta aiutando migliaia di abitanti dei villaggi vicino
all'epicentro del sisma, a Gordkha e Sindhupalanchowk e in altri distretti periferici,
come Nuwakot, Lamjung, Rasuwa, Dhadhing e Okheldhuga. Grazie alla solidarietà mostrata
dalle Caritas presenti in molti Paesi del mondo, decine di camion e merci aviotrasportate
sono giunti o sono in viaggio verso il Nepal. (P.A.)
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