2015-04-29 08:20:00

Libia: il congresso respinge la bozza di accordo Onu


Nulla di fatto in Libia per una risoluzione di pace che ponga fine alle violenze nel Paese. Il Congresso nazionale generale locale ha infatti respinto la bozza di accordo politico avanzata del mediatore Onu, Leon due giorni fa. Oggi riunione a porte Chiuse del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Sul campo, intanto, si continua a combattere. I particolari da Paola Simonetti:  

Vanno in fumo mesi di negoziati fra Tripoli, Ginevra, Algeri, con il sostegno dell'Italia, dopo il secco no ieri della Libia alla bozza di accordo politico fdinale avanzata dal mediatore Onu, Leon, che si proponeva di creare un'intesa fra le fazioni del paese e, dunque, permettere di far ripartire il processo di stabilizzazione e creare nuove istituzioni libiche. Ad annunciare ufficialmente il rifiuto in tv il portavoce del Congresso nazionale generale, ovvero il parlamento non-riconosciuto di Tripoli, Omar Hemidan, che ha sottolineato come il Congresso "non abbandonerà i propri principi", nè "la sicurezza del paese", nè tantomeno la "propria sovranità". Un accordo quello dell'Onu, che lo stesso Leon ammetteva di recente non avrebbe potuto essere rispondente a tutte le aspettative della parti in gioco, ma avrebbe potuto definire  "una visione del Paese guidata dai principi della democrazia, l'alternanza pacifica al potere, il rifiuto del terrorismo, il rispetto dei diritti umani". Il processo di pace in Libia sarà oggi al centro di una riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza 'Onu, per informare i Quindici sulla battuta d'arresto del negoziato. Mentre la Libia resta in preda al caos, alla violenza dei combattimenti e ad una drammatica situazione umanitaria: almeno 28mila gli sfollati.








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