2015-04-29 08:23:00

A Baltimora scatta il coprifuoco. In città tornata la calma


Negli Stati Uniti, alta tensione a Baltimora, teatro di violente manifestazioni dopo la morte,seguita all'arresto, di Freddie Gray, 25enne afroamericano. Nonostante il coprifuoco in città, per gli scontri di ieri, la polizia ha dovuto usare ancora lacrimogeni per disperdere centinaia i manifestanti che sono rimasti in strada. Il presidente Obama segue la vicenda e invita alla calma. Elena Molinari 

Con i soldati per le strade e il coprifuoco notturno, Baltimora cerca di rimettersi in piedi dopo la guerriglia esplosa ieri fra giovani neri e polizia. La violenza è esplosa nella città della costa orientale Usa, una delle più povere d’America, dopo i funerali del 25enne nero Freddie Gray, morto per una frattura alla spina dorsale ricevuta durante un arresto.

«Non ci sono scuse per violenze come quelle avvenute la notte scorsa», ha detto ieri Barack Obama, promettendo però di accertare le responsabilità del decesso del giovane. «Non tutta la polizia fa la cosa giusta, e tutto questo non è nuovo», ha sottolineato il presidente. E infatti ieri si è appreso di un altro giovane nero di 20 anni ucciso con dieci colpi di pistola a Detroit durante un arresto: secondo la polizia aveva un martello, secondo il padre era disarmato.

Il bilancio degli scontri di Baltimora parla di 15 poliziotti feriti, 220 arresti e 15 edifici dati alle fiamme. Lì, come a Ferguson, è sfociata dunque in rabbia cieca l’impotenza della comunità afroamericana di fronte al trattamento spesso brutale e discriminatorio delle forze dell’ordine.








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