2015-04-27 13:57:00

Whirlpool: aperture dall'azienda. Soddisfatti lavoratori


“Il piano Whirlpool che prevede la chiusura dello stabilimento ex Indesit di Carinaro a Caserta con 800 posti di lavoro a rischio non sarà esecutivo, ma la trattativa dovrà svolgersi entro sei mesi di tempo al massimo”. È questa l'apertura dell’azienda al termine del tavolo di confronto questa mattina con governo e sindacati. L’esecutivo difende  dunque i lavoratori e si è detto pronto a mettere in campo tutte le azioni necessarie. Soddisfazione dai circa 700 dipendenti giunti questa mattina a Roma per protestare, come conferma al microfono di Paolo Ondarza, il segretario generale Uilm, Antonio Accurso, presente al tavolo:

R. – Da questo incontro è uscita una posizione molto chiara e netta del governo, che sostiene le nostre istanze. Ha detto che i 1.350 esuberi possono essere gestiti solo con il lavoro, che questo piano per loro è solo un modo per incominciare a parlare, ma assolutamente non lo condividono; il sottosegretario al Lavoro ha anche aggiunto che pensare ad ammortizzatori sociali che servano a "tenere buoni" i lavoratori non è pensabile con questo governo e con le politiche industriali che in Italia si stanno preparando. Che significa, per noi? Significa che dev’essere dato lavoro ad ogni stabilimento e che le soluzioni per gli esuberi devono essere legate al lavoro. Noi possiamo discutere degli esuberi, ma solo se ci sono progetti industriali. Possiamo discutere di come le persone vanno in pensione, di come le persone trovano un’altra possibilità, ma partendo dal fatto che c’è lavoro per tutti!

D. – Quindi, il governo è dalla vostra parte?                            

R. – Noi vigileremo perché non siano solo dichiarazioni, ma perché poi la bontà delle nostre ragioni venga riconosciuta anche dall’azienda.

D. – Siete soddisfatti? Questa mattina c’era molta tensione …

R. – Io credo che si possa dire che siamo soddisfatti perché la tensione era altissima e c’era bisogno di qualcosa che distendesse gli animi. La mobilitazione magari si alleggerirà un poco, ma non siamo per smobilitare completamente perché ci rendiamo conto che la multinazionale è molto determinata.

D. – Perché è importante la tutela del lavoro, nello specifico nel vostro contesto, nella vostra città?

R. – Caserta è conosciuta come una terra nella quale è molto presente la criminalità organizzata e i lavoratori sono "sentinelle della legalità": portano sostegno legale alle proprie famiglie e a quelle che ci sono intorno, creano un indotto positivo e se perdono il lavoro sono costretti ad andare via: queste sono brave persone e non faranno mai altro: mai lasceranno spazio a chi fa altro …

D. – “Senza lavoro non c’è dignità”, ha detto il Papa …

R. – Noi lo condividiamo tantissimo: non c’è dignità e non c’è speranza. Quelle parole sono state fortissime nella nostra terra, quando è venuto a Caserta, e poi le ha ripetute a Napoli. Noi speriamo che parlino alla coscienza di tanti che invece vedono solo il mero guadagno, ed è un guadagno ipocrita e miope: perché chi diventa ricco da solo, rimane ricco in una terra di poveri.








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