2015-04-27 15:00:00

Chiesa del Guatemala: non dimenticare mons. Gerardi


“E' molto importante ricordare mons. Gerardi e seguire il suo esempio” ha detto Nohemi Bac, 25 anni, originario del dipartimento indigeno di Alta Verapaz, nel corso di una celebrazione che si è svolta ieri nella cattedrale metropolitana, nel centro della capitale guatemalteca, per ricordare la morte violenta di mons. Gerardi. La nota inviata a Fides da una fonte locale, informa che centinaia di fedeli cattolici e attivisti dei diritti umani hanno commemorato ieri, i 17 anni dell’omicidio del vescovo ausiliare di Guatemala, Juan Gerardi Conedera, ucciso due giorni dopo aver denunciato le atrocità commesse contro la popolazione durante la guerra civile.

Il recupero della memoria storica durante i 36 anni di guerra civile
Mons. Gerardi, responsabile dell'Ufficio dei Diritti Umani dell'arcivescovado, aveva avviato un progetto di “recupero della memoria storica” (Remhi-Recuperación de la Memoria Histórica en Guatemala) raccogliendo testimonianze e documentazione per arrivare alla verità sui crimini commessi durante la guerra civile, durata 36 anni, che aveva ucciso circa 250 mila guatemaltechi, di cui 45.000 scomparsi. Il 90% dei crimini, secondo il rapporto, era stato commesso dalle forze militari o di altro tipo (le pattuglie civili sponsorizzate dallo Stato o gli “squadroni della morte”). A costoro erano stati attribuiti la maggior parte dei crimini (massacri, torture, stupri, scomparse, mutilazioni) commessi dal 1960 al 1996, dove nove vittime su dieci erano civili disarmati oppure indigeni.

Non si vuole dimenticare mons. Gerardi
​Durante la commemorazione di mons. Gerardi, un gruppo di bambini e giovani ha portato davanti all'altare maggiore della cattedrale, i volumi del rapporto, dei fiori e delle piccole croci di legno con le fotografie del vescovo. “Non possiamo lasciare nel dimenticatoio la figura di mons. Juan Gerardi, malgrado siano passati tanti anni, figura ed esempio di colui che ha combattuto per un Guatemala diverso" ha detto durante il rito l’arcivescovo metropolita, mons. Oscar Vian. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il Guatemala ha vissuto una guerra civile durata 36 anni che ha lasciato 200.000 vittime, tra morti e dispersi. (C.E.)








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