Famiglia, poveri, protagonismo dei laici nella Chiesa: questi i temi al centro del discorso consegnato da Papa Francesco ai vescovi di Namibia e Lesotho, ricevuti oggi in Vaticano in occasione della visita ad Limina. Il servizio di Sergio Centofanti:
Grande attenzione ai poveri nei piani pastorali
Mai dimenticare i poveri nei piani pastorali: è quanto
chiede il Papa ai vescovi di Namibia e Lesotho. Dunque, “grande attenzione” ai più
bisognosi, ricordando che “quando la vita interiore si chiude nei propri interessi
non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri". Tra questi ci sono anche
i malati di Aids. Ma occorre “superare l'egoismo nella vita privata e pubblica”. Questa
è una delle grandi sfide che le Chiese di questi due Paesi dell’Africa australe devono
affrontare.
Promuovere sana vita familiare di fronte a opinioni distorte
L’altra emergenza è la famiglia. Papa Francesco pensa
alle tante realtà familiari cristiane “divise a causa del lavoro lontano da casa o
per la separazione o il divorzio”. Di qui l’esortazione a essere sempre vicini alle
famiglie in difficoltà e a rafforzare la preparazione al matrimonio cristiano. Il
Pontefice ringrazia i presuli per l’impegno a promuovere “una sana vita familiare
di fronte a opinioni distorte che emergono nella società contemporanea”. Aiuto e sostegno
andranno portati anche “dove ci sono minacce alla vita umana, dal grembo materno alla
vecchiaia”. Compito della Chiesa è formare famiglie che contribuiscano alla pace nel
mondo, perché “la famiglia è certo il luogo propizio per l’apprendimento e la pratica
della cultura del perdono, della pace e della riconciliazione". In questo contesto,
Francesco chiede di garantire “che il sacramento della misericordia sia ampiamente
disponibile”. “Da famiglie sane - sottolinea inoltre il Papa - verranno numerose vocazioni
sacerdotali, famiglie dove gli uomini hanno imparato ad amare in quanto sono stati
incondizionatamente amati”, soprattutto quando “sono più deboli”.
Testimoniare impegni sacerdotali, celibato e distacco da beni materiali
Di fronte a un “apparente diminuzione delle vocazioni
al sacerdozio e alla vita religiosa – osserva - è importante parlare apertamente dell'esperienza
appagante e gioiosa di offrire la propria vita a Cristo”, dando la testimonianza di
una vita personale vissuta “nella verità e nella gioia” degli impegni sacerdotali,
del celibato e nel distacco dai beni materiali. Necessario comunque un attento discernimento
delle vocazioni.
Laici cattolici siano protagonisti
Papa Francesco esorta poi a rilanciare il laicato
cattolico, il cui ruolo è “sempre più indispensabile”. I fedeli laici – afferma –
siano “protagonisti di una società africana rinnovata" attraverso un’evangelizzazione
che riguarda tutti i membri della Chiesa chiamata a portare ovunque “la misericordia
risanante di Cristo”. In questo modo – conclude il Papa - vogliamo semplicemente
indicare “la fonte dell’autentica realizzazione personale", cioè “il cammino verso
la nostra più profonda felicità”.
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