2015-04-23 17:02:00

Ucciso in raid Usa cooperante Lo Porto. Le scuse di Obama


 Il cooperante italiano Giovanni Lo Porto, rapito in Pakistan nel 2012, è stato ucciso a gennaio da un drone americano durante un’operazione antiterrorismo. Insieme a lui, morti anche un ostaggio americano e due importanti membri di Al-Qaeda. “Profondo rammarico” è stato espresso dal presidente Barack Obama, che si è assunto la responsabilità “per queste operazioni antiterrorismo condotte dagli Stati Uniti”. Il servizio di Michele Raviart:

 

La notizia è stata appresa ieri dalla Casa Bianca: a gennaio durante un’operazione al confine tra Afghanistan e Pakistan contro un compound di Al-Qaeda, sono rimasti uccisi due ostaggi. Giovanni Lo Porto, di cui si erano perse le tracce dal 19 gennaio 2012, e  l’americano Warren Weinstein, scomparso nel 2011. La loro presenza non era stata rilevata dai droni dell’esercito americano.  Con loro si trovava l’obiettivo del raid: Ahmed Farouq, ex-cittadino americano, poi divenuto uno dei leader di Al-Qaeda nel subcontinente indiano. Lo Porto, 40 anni, palermitano, lavorava per l’ong tedesca “Aiuto alla fame del mondo”  ad un progetto in favore  degli alluvionati del Punjab, nel Pakistan meridionale, ed era stato rapito da Al-Qaeda pochi giorni dopo il suo arrivo. Obama, che aveva avvertito ieri telefonicamente il premier italiano Matteo Renzi, ha chiesto scusa alle famiglie degli ostaggi e si assunto piena responsabilità sull’operato.  “Gli sforzi contro il terrorismo, nel mondo, causano la morte di persone innocenti. Gli Stati Uniti faranno il possibile affinché non succeda più”, ha concluso. Condoglianze alla famiglia di Lo Porto sono state espresse da Renzi: “Esprimo profondo dolore per la morte di un italiano, che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri”. I dettagli dell’operazione militare saranno desecretati








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