2015-04-22 20:03:00

Immigrazione, Oggi Consiglio europeo straordinario


Rafforzare le operazioni dell’Ue, combattere i trafficanti di uomini, scoraggiare le persone a lasciare la propria terra attraverso un investimento sui Paesi di origine e promuovere la solidarietà tra gli Stati membri anche in materia di accoglienza. E’ quanto chiederà oggi l’Italia al Consiglio europeo straordinario di Bruxelles sull’immigrazione. Ieri il premier Renzi ha parlato alle Camere esortando a mettere fine alle stragi e alla “compravendita di carne umana simile solo ai tempi dello schiavismo”. Forte anche il monito all'Ue del Presidente Mattarella. E mentre Tripoli offre il suo aiuto a Roma, non si fermano gli sbarchi di migranti. Cecilia Seppia:

Cambiare passo per dare una risposta organica e politica a ciò che sta avvenendo ed essere Europa non solo quando c’è da fare budget. Lo ha detto il premier Renzi in vista del vertice straordinario di Bruxelles per affrontare l’emergenza immigrazione dopo la più grande tragedia del mare con circa 850 morti. Sul tavolo dell’Ue arriverà la proposta italiana, accolta con favore da Montecitorio, che riguarderà anche le procedure di asilo da far gestire però ad un team europeo. In precedenza il premier aveva precisato che il controllo delle frontiere, non è solo questione di risposta umanitaria ma anche di sicurezza, infatti, “non tutti i passeggeri dei barconi, secondo Renzi sono famiglie innocenti”. E all’Europa si è rivolto anche il presidente della Repubblica italiana Mattarella: “l’Ue ha le sue responsabilità”, deve riuscire “a porre fine a questo ignobile traffico” fatto “da indegni mercanti di esseri umani”. Intanto però gli sbarchi continuano: 446 gli immigrati arrivati ad Augusta, 115 quelli in salvo a Lampedusa, più di 500 a Salerno. Aperture arrivano dal fronte libico dove il governo di Tripoli, quello non riconosciuto dalla Comunità internazionale, si è detto pronto a collaborare con Roma per lottare contro l’immigrazione clandestina. Stando però alle stime dell’Onu l’Europa dovrà accogliere circa 1 milione di profughi siriani nei prossimi 5 anni per evitare altre stragi.

A chiedere un sussulto di dignità all’Europa è stato mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale:

“Si fa presto a dire 'andiamo a bombardare i barconi'! Ma chi ti dà il permesso, chi ti fa entrare lì dentro, in nome di chi tu ci vai? Quindi questa è solo una delle posizioni, ma mi sembra che ne stiano emergendo anche altre, che spero veramente trovino attenzione. Mi riferisco soprattutto a coloro i quali, in questo momento, stanno spingendo in maniera – mi auguro – sempre più forte l’Europa, o comunque tutto l’Occidente, a prendere atto che il tema dell’immigrazione innanzitutto non può essere più assolutamente concepito come un’emergenza. E poi, secondo me, c’è anche da cambiare cultura, cominciare a pensare, come hanno fatto altri Paesi del Nord Europa, che il tema dell’immigrazione, o meglio gli immigrati, non sono e non possono tornare ad essere soltanto un peso, possono essere anche una risorsa. Per fare questo, però, bisogna avere prima di tutto una intelligenza pratica, concreta, anche un cuore un poco più aperto. Io mi rendo conto della gravità, della serietà, della necessità di affrontare questi temi, non con degli slogan  – nemmeno quelli da parte della Chiesa, da parte degli uomini di Chiesa  – ma ritengo che ci sia la necessità di fermarsi, di guardare seriamente a questo problema, di guardarlo, ripeto, tenendo presente che abbiamo a che fare non con immigrati, ma con storie, con persone, con volti, con famiglie, con speranze. Ce la sentiamo noi di affossare e affogare tutto questo?”.

In vista del vertice di domani, inoltre, prende la parola anche Amnesty International che in un rapporto scrive che con l’Operazione "Triton" al posto di "Mare Nostrum" si muore 53 volte di più. Dello stesso avviso è mons. Galantino:

“Io ritengo sia sotto gli occhi di tutti come questo cambio, da 'Mare Nostrum' a 'Triton', abbia significato soltanto, forse, un risparmiare soldi, ma aumentare morti. Si parla di 130-150 mila persone salvate da 'Mare Nostrum'. E allora, se questa, in questo momento, è l’unica azione che siamo in grado di fare per evitare morti, riprendiamola e riprendiamola seriamente in mano, semmai allargandone anche la responsabilità, allargandone la titolarità”.








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