L’Iraq continua ad essere sconquassato dalla furia
jihadista. Attentati a Bagdad ed Erbil dove è esplosa un'autobomba guidata da un kamikaze
dell'Is
davanti al Consolato americano. A Mosul invece i jihadisti hanno profanato e distrutto
una serie di tombe cristiane. Massimiliano
Menichetti:
Quaranta morti e decine di feriti. E’ il bilancio di una nuova serie di attentati che hanno colpito, nelle ultime 24 ore, la capitale irachena Baghdad. In questo quadro i jihadisti del sedicente Stato islamico hanno rivendicato l’esplosione di un'autobomba vicino al Consolato degli Stati Uniti a Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno. Qui sono tre le vittime, tra cui un cittadino americano, cinque i feriti. Di ieri anche la notizia diffusa dal gruppo paramilitare sciita Asaib Ahlal-Haq, legato all'Iran, dell’uccisione di Izzat Ibrahim al-Douri, ex numero due del regime di Saddam Hussein. Solo un anno fa Douri era stato un alleato-chiave dell’Is nella conquista di Mosul. E proprio a Mosul si registra una nuova barbarie dei jihadisti islamici. Gli uomini dell’Is hanno distrutto le tombe cristiane del cimitero della città, le lapidi sono prese a martellate. A testimoniare la nuova profanazione gli stessi terroristi che hanno postato foto e video su internet. I miliziani hanno anche giustificato lo scempio sostenendo che le tombe simboleggiano che i morti sono più vicini ad Allah dei vivi e dunque le immagini sulla lapidi dovevano essere cancellate e i loro sepolcri demoliti.
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