Il presidente della Conferenza episcopale della Bolivia (Ceb), mons. Oscar Aparicio, neo arcivescovo di Cochabamba, ha messo in guardia sui possibili effetti nel Paese della crisi economica globale, e ha espresso preoccupazione per la corruzione ed il malfunzionamento della giustizia, che ha accusato di essere "altamente politicizzata". Dinanzi al rallentamento della crescita economica mondiale, "la Bolivia non fa eccezione e questo provoca un certo timore" ha detto mons. Aparicio nella nota ripresa dall'agenzia Fides. Aprendo la riunione annuale dei vescovi della Bolivia, il 15 aprile scorso, l’arcivescovo di Cochabamba ha espresso la preoccupazione dei vescovi per le possibili conseguenze del rallentamento economico, e che queste vengano a ricadere "soprattutto su coloro che sono sempre puniti in ogni crisi, vale a dire i più poveri e gli esclusi dallo sviluppo".
Non assecondare i tentativi dei politici di giustificare la corruzione
Mons. Aparicio ha chiesto ai vescovi di non assecondare i tentativi dei politici di
giustificare la corruzione e di contribuire alla sua eradicazione, perché questa si
sta espandendo con forza, sia in America Latina che in Bolivia. Secondo la stampa
locale, la Bolivia prevede di mantenere una crescita economica del 5%, una delle più
forti in America Latina quest'anno, secondo le previsioni del Ministero dell'Economia.
Diversi i casi di corruzione
Sono diversi i casi di corruzione venuti alla luce nel Paese negli ultimi tempi. Uno
dei più clamorosi è il caso di un furto di denaro pubblico in un Fondo contadino.
L'indagine punta a importanti leader contadini legati al Presidente Evo Morales, tra
cui l'ex candidato a governatore di La Paz, Felipa Huanca, che ha perso le elezioni
a marzo scorso, presumibilmente proprio per queste accuse. La 99.ma Assemblea dei
vescovi si conclude oggi, con una Messa nella cattedrale. I temi principali dell’incontro
sono stati la visita del Papa e la situazione della Chiesa nel Paese. (C.E.)
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