2015-04-16 07:47:00

Yemen: almeno 60 ribelli houthi morti per un attacco kamikaze di Al Qaeda


La formazione di un governo di unità nazionale sotto la guida del presidente Mansur Hadi per uscire dalla crisi. E’ quanto auspicano, per lo Yemen, i ministri degli Esteri nel documento finale del G7, conclusosi ieri in Germania. Intanto nel Paese proseguono i raid della coalizione a guida saudita. Al-Qaeda nella Penisola Arabica ha inoltre rivendicato un attacco kamikaze, costato la vita ad almeno 60 ribelli sciiti houthi. Il servizio di Roberto Piermarini:

L’attacco è avvenuto nella parte meridionale dello Yemen. Secondo fonti governative, un kamikaze a bordo di un’auto-bomba ha attaccato una scuola, dove era in corso una riunione degli insorti. Intanto, nel documento finale del G7 dei ministri degli Esteri si ribadisce che il capo di Stato yemenita legittimo è Mansour Hadi, fuggito dal Paese in seguito alla vasta offensiva lanciata dai ribelli houthi con il sostegno delle forze rimaste fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh. Nel comunicato si sottolinea anche che una soluzione militare del conflitto “non è percorribile” e si auspica di intraprendere la via dei negoziati. Ma le trattative si sono arenate e anche per questo l’inviato speciale nello Yemen, Jamal Benomar, ha annunciato le proprie dimissioni. Da Washington, infine, il premier iracheno, Haider al Abadi, ha aspramente criticato l’intervento militare saudita nello Yemen spiegando che “è sbagliata l'idea di intervenire in un altro Paese solo per ambizioni regionali”.








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