Il Papa ha dedicato la catechesi odierna durante l’udienza generale in Piazza San Pietro “a un aspetto centrale del tema della famiglia: quello del grande dono che Dio ha fatto all’umanità con la creazione dell’uomo e della donna e con il sacramento del matrimonio. Questa catechesi e la prossima riguardano la differenza e la complementarità tra l’uomo e la donna, che stanno al vertice della creazione divina”. Le due che seguiranno, saranno sul Matrimonio.
Differenza tra uomo e donna è per la comunione
Papa Francesco ha iniziato con un breve commento al
primo racconto della creazione, nel Libro della Genesi. “Qui leggiamo che Dio, dopo
aver creato l’universo e tutti gli esseri viventi, creò il capolavoro, ossia l’essere
umano, che fece a propria immagine: «a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina
li creò» (Gen
1,27). Come tutti sappiamo – ha detto - la differenza sessuale è presente in tante
forme di vita, nella lunga scala dei viventi. Ma solo nell’uomo e nella donna essa
porta in sé l’immagine e la somiglianza di Dio: il testo biblico lo ripete per ben
tre volte in due versetti (26-27): uomo e donna sono immagine e somiglianza di Dio.
Questo ci dice che non solo l’uomo preso a sé è immagine di Dio, non solo la donna
presa a sé è immagine di Dio, ma anche l’uomo e la donna, come coppia, sono immagine
di Dio. La differenza tra uomo e donna non è per la contrapposizione, o la subordinazione,
ma per la comunione e la generazione, sempre ad immagine e somiglianza di Dio”.
L’essere umano ha bisogno della reciprocità tra uomo e donna
“L’esperienza ce lo insegna: per conoscersi bene e
crescere armonicamente l’essere umano ha bisogno della reciprocità tra uomo e donna.
Quando ciò non avviene, se ne vedono le conseguenze. Siamo fatti per ascoltarci e
aiutarci a vicenda. Possiamo dire che senza l’arricchimento reciproco in questa relazione
– nel pensiero e nell’azione, negli affetti e nel lavoro, anche nella fede – i due
non possono nemmeno capire fino in fondo che cosa significa essere uomo e donna”.
Teoria del gender, espressione di frustrazione: è passo indietro
“La cultura moderna e contemporanea ha aperto nuovi
spazi, nuove libertà e nuove profondità per l’arricchimento della comprensione di
questa differenza. Ma ha introdotto anche molti dubbi e molto scetticismo. Per esempio,
io mi domando, se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una
rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi
con essa. Eh, rischiamo di fare un passo indietro. La rimozione della differenza,
infatti, è il problema, non la soluzione. Per risolvere i loro problemi di relazione,
l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di
più, volersi bene di più. Devono trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia.
Con queste basi umane, sostenute dalla grazia di Dio, è possibile progettare l’unione
matrimoniale e familiare per tutta la vita. Il legame matrimoniale e familiare è una
cosa seria, e
lo è per tutti, non solo per i credenti. Vorrei esortare gli intellettuali a non disertare
questo tema, come se fosse diventato secondario per l’impegno a favore di una società
più libera e più giusta”.
La voce della donna abbia peso reale nella società e nella Chiesa
“Dio ha affidato la terra all’alleanza dell’uomo e
della donna: il suo fallimento inaridisce il mondo degli affetti e oscura il cielo
della speranza. I segnali sono già preoccupanti, e li vediamo. Vorrei indicare, fra
i molti, due punti che io credo debbono impegnarci con più urgenza. Il primo. E’ indubbio
che dobbiamo fare molto di più in favore della donna, se vogliamo ridare più forza
alla reciprocità fra uomini e donne. E’ necessario, infatti, che la donna non solo
sia più ascoltata, ma che la sua voce abbia un peso reale, un’autorevolezza riconosciuta,
nella società e nella Chiesa. Il modo stesso con cui Gesù ha considerato la donna,
- ma diciamo che il Vangelo è così - in un contesto meno favorevole del nostro, perché
in quei tempi la donna era proprio al secondo posto , no? E Gesù l’ha considerata
in una maniera che dà una luce potente, che illumina una strada che porta lontano,
della quale abbiamo percorso soltanto un pezzetto. Ancora non abbiamo capito in profondità
quali sono le cose che ci può dare il genio femminile, le cose che la donna può dare
alla società e anche a noi, che sa vedere le cose con altri occhi che completano il
pensiero degli uomini. E’ una strada da percorrere con più creatività e audacia”.
Crisi di fiducia in Dio genera crisi alleanza uomo-donna
“Una seconda riflessione riguarda il tema dell’uomo
e della donna creati a immagine di Dio. Mi chiedo se la crisi di fiducia collettiva
in Dio, che ci fa tanto male, ci fa ammalare di rassegnazione all’incredulità e al
cinismo, non sia anche connessa alla crisi dell’alleanza tra uomo e donna. In effetti
il racconto biblico, con il grande affresco simbolico sul paradiso terrestre e il
peccato originale, ci dice proprio che la comunione con Dio si riflette nella comunione
della coppia umana e la perdita della fiducia nel Padre celeste genera divisione e
conflitto tra uomo e donna. Da qui viene la grande responsabilità della Chiesa, di
tutti i credenti, e anzitutto delle famiglie credenti, per riscoprire la bellezza
del disegno creatore che inscrive l’immagine di Dio anche nell’alleanza tra l’uomo
e la donna. La terra si riempie di armonia e di fiducia quando l’alleanza tra l’uomo e la donna è vissuta nel bene. E se l’uomo
e la donna la cercano insieme tra loro e con Dio, senza dubbio la trovano. Gesù ci
incoraggia esplicitamente alla testimonianza di questa bellezza che è l’immagine di
Dio”.
Dare a uomo e donna stessa dignità e uguaglianza
Infine, salutando i fedeli di lingua araba, il Papa
ha detto:
“Dio creò l'uomo, maschio e femmina, a sua immagine,
dando ad entrambi la stessa dignità e uguaglianza: lavoriamo, nella Chiesa e nella
società, affinché tale uguaglianza venga rispettata, rifiutando ogni forma di sopruso
o di ingiustizia, in particolare contro le donne”.
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