2015-04-13 16:00:00

Forum: tesoretto per sostegno a famiglie in crisi


Destinare il “tesoretto” del Def da 1,6 miliardi alle fasce deboli “è fondamentale, ma si tenga conto delle famiglie con figli. Questa la richiesta del presidente del Forum delle Famiglie Francesco Belletti che, al microfono di Paolo Ondarza, si sofferma anche sul bonus bebè concesso fino al terzo anno di età alle famiglie con un Isee inferiore a 25mila euro:

R. – Certamente la possibilità di apportare risorse per le fasce deboli è fondamentale, però troppo spesso gli interventi sulla povertà non vedono la famiglia: l’Italia è uno dei Paesi con il più alto tasso di povertà minorile e spesso avere il terzo figlio fa cadere la famiglia sotto la soglia di povertà. Quindi quello che noi segnaliamo è che qualunque provvedimento debba assolutamente orientarsi e concentrarsi a sostegno delle famiglie con figli, che sono quelle che hanno patito maggiormente questi lunghi anni di crisi.

D. – Che tipo di sostegno ipotizzate?

R.- Noi abbiamo un meccanismo che è quello di un coefficiente familiare, che consenta di adattare le misure ai carichi familiari. E’ un po’ l’esempio degli 80 euro: gli 80 euro vanno a tutti indistintamente in busta paga, a tutti i lavoratori dipendenti e questo vuol dire che una famiglia con quattro figli che ha 28 mila euro non prende gli 80 euro e una famiglia che ha tre percettori di reddito sotto i 24 mila riceve 240 euro. Quindi si tratta di una misura che non è sensibile ai carichi familiari. Noi avevamo proposto di dare 60 euro a tutti e poi 20 euro per ogni figlio: in tal modo si riequilibrava. Ecco, io credo che qualunque intervento di contrasto alla povertà debba dedicare almeno il 50 per cento delle risorse esplicitamente alla povertà dei bambini, alle famiglie con figli.

D. – Per contrastare la povertà delle famiglie e nel contempo per incentivare la natalità…

R. – La natalità non rinasce per un intervento estemporaneo per un anno… Anche il “Bonus Bebè” che è appena stato proposto, lascia le famiglie nell’incertezza: nel senso che viene sostenuto il bambino 0-3 anni, ma poi il bambino come carico dura fino ai 25-30 ... purtroppo. E quindi l’idea è proprio che le politiche per le famiglia debbano essere di lungo periodo, affidabili. Non va bene un governo che un anno dice che sostiene le famiglie, l’anno dopo cancella la misura! Questa è una delle nostre grandi preoccupazioni.

D. – Quindi il tesoretto è una chance per aiutare le famiglie in difficoltà, ma occorrerebbe  formulare progetti di promozione della famiglia nel lungo periodo…

R. – Sì, sicuramente potrebbe essere un primo piccolo scalino verso una strada, ma deve essere prima tracciata la strada. E poi mi lasci dire: la parola “tesoretto” è oggettivamente insultante nei confronti delle famiglie che pagano le tasse e tra l’altro non ha mai portato buona fortuna. Tutti i tesoretti finora presenti sono sempre svaniti come neve al sole… Mi pare veramente una cosa strana che saltano fuori delle risorse aggiuntive così. A volte è più un escamotage comunicativo che una cosa sostanziale. Io recepisco in positivo la possibilità di avere ulteriori risorse per proteggere le fasce deboli, però che non siano interventi pauperistici e assistenziali, ma che siano progetti di sviluppo e che privilegino il sostegno alla famiglia, perché se c’è una risorsa del nostro Paese che è stata maltrattata in questi anni di crisi, quella è certamente la famiglia. E i genitori lo sanno bene!








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