2015-04-11 15:01:00

Vertice Panama: leader Americhe a confronto su cooperazione


Il messaggio del Papa ha di fatto dato il via alla due giorni del Summit americano già entrato nella storia proprio per la foto di Obama con Raul Castro, una stretta di mano accompagnata da sorrisi che ha sancito il disgelo in corso tra Washington e L'Avana. Ma che riflessi può avere per l’intero Continente un vertice con questi protagonisti e dedicato alla cooperazione? Gabriella Ceraso ne ha parlato con Nico Perrone docente di Storia e istituzioni delle Americhe all’Università di Bari:

R. – Io credo che il fatto positivo sia quello di parlarsi tra tutti. Prima il parlarsi, in America Latina, procedeva per schemi: da una parte, gli amici degli Stati Uniti e dall’altra parte gli altri, molto divisi. Oggi si incomincia a sviluppare un discorso comune, perché comuni sono i problemi e comuni sono gli interessi. Il Papa in questo fa una grande operazione di carattere religioso, umano e di carattere politico e diplomatico.

D. – Di certo comunque finora si registra la disponibilità e l’apertura della Casa Bianca, e questo è un fattore positivo ?

R. – Che ci sia un’apertura da parte di Washington è fuori di dubbio. E che questa apertura possa poi continuare, è un problema. Dipende da chi succederà alla Casa Bianca: se si tratterà della Clinton, questa linea è destinata a consolidarsi; altrimenti potrebbero esserci delle frenate o addirittura di ritorno ad una forte tensione.

D. – Cooperazione è il tema base del vertice: a quali passi potrebbe portare per il continente?

R. – Potrebbe portare a dei passi per il mutamento della situazione nell’America Latina. Ci sono regimi nuovi, talvolta non graditi agli Stati Uniti, con i quali tuttavia – siccome si tratta di grandi Paesi – Washington dovrà fare seriamente i conti. C’è il problema del narcotraffico: si può trovare una soluzione anche per questo. L’intenzione sembra esserci. Il punto è, chi verrà dopo questa presidenza alla Casa Bianca.

D. – Un Papa che dice: la ricchezza eccessiva, l’eccessivo sviluppo di alcune economie lascia troppe persone fuori …

R. – Il Papa fa capire chiaramente che parla di alcune enormi sperequazioni e l’America Latina è ricca di questi problemi. Il Papa indica un modo per affrontarli e forse per risolverli: e la parola del Papa credo che oggi pesi molto più che in passato.

D. – Entriamo proprio nel merito. Manca cooperazione tra gli Stati e c'è troppa disparità, dice il Papa, e questo è particolarmente grave se pensiamo agli effetti che provoca, nel caso dell'immigrazione. Cosa si può fare di più?

R. – E’ un problema nel quale l’approccio del Papa è diverso da quello degli Stati, e l’approccio del Papa è l’approccio umano, è l’approccio che sente i problemi dell’uomo in profondità. Come in concreto tutto questo si possa realizzare, è molto più difficile dirlo.








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