2015-04-11 09:00:00

Papa presiede indizione Bolla Anno Santo: misericordia è essenza Vangelo


Sarà una cerimonia solenne, presieduta nel pomeriggio alle 17.30 da Papa Francesco, a fare da cornice alla pubblicazione della Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia. Dopo la lettura di alcuni brani della Bolla, dal titolo "Misericordiae vultus", davanti alla Porta Santa della Basilica Vaticana, Francesco presiederà la celebrazione dei Primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia, durante la quale consegnerà a sei rappresentanti della Chiesa nel mondo una copia del docuemnto. La festa della Divina Misericordia è legata indissolubilmente a San Giovanni Paolo II, che la introdusse, e al carisma di Santa Faustina Kowalska, che ne fu l'apostola. Alessandro De Carolis ne ha parlato con mons. Jozef Bart, rettore del Santuario della Divina Misericordia di Roma:

R. – La Divina Misericordia ha sempre acceso una straordinaria gioia nei cuori di tutti i fedeli, perché dalla Divina Misericordia scorrono grazie, grazie infinite. Ma quest’anno viviamo la festa della Divina Misericordia nell’annuncio da parte di Papa Francesco dell’indizione dell’Anno Santo e la gioia è ancora tanto più grande in quanto l’indizione dell’Anno Santo avviene proprio con i primi Vespri della Divina Misericordia.

D. – Che cosa l’ha colpita della decisione di Papa Francesco di indire un Anno della Misericordia?

R. – Quando Papa Francesco ha proclamato la decisione di aprire l’Anno Santo della Misericordia, io ho subito fatto riferimento al Pontificato di Giovanni Paolo II il quale ha fatto del suo pontificato l’immagine della misericordia, ma non solo: Giovanni Paolo II, proprio con la sua morte, con i primi Vespri della Divina Misericordia, ha dato un inizio al cammino di misericordia in questo terzo millennio. Giovanni Paolo II ci ha lasciato una grande eredità e questa eredità è racchiusa, contenuta nell’atto della consacrazione alla Divina Misericordia che Giovanni Paolo II ha compiuto il 17 agosto 2002 a Cracovia, nella capitale del culto della Divina Misericordia. In questo atto di consacrazione, Giovanni Paolo II chiede che tutta l’umanità, tutti gli abitanti della terra facciano l’esperienza di questa misericordia. Bene, la proclamazione di Papa Francesco dell’Anno della Misericordia è una risposta a questo atto di consacrazione, perché il Giubileo della Misericordia porterà a far giungere questo messaggio davvero a tutti gli uomini di buona volontà di questa terra.

D. – Lei da tanti anni è a servizio, in questo Santuario, del carisma di Santa Faustina Kowalska che Giovanni Paolo II volle far conoscere a tutto il mondo. Secondo lei, questo carisma in che modo ha arricchito la Chiesa, la vita dei fedeli?

R. – Giovanni Paolo II, nella “Dives in misericordia”, ha scritto che la Chiesa, la missione della Chiesa, in tutti i momenti della sua storia è quella di proclamare il messaggio della Divina Misericordia e di introdurre gli uomini in questa misericordia. Ora, questa misericordia è l’essenza del Vangelo. Papa Francesco dice che la misericordia è il meglio dell’insegnamento di Gesù, ma con Santa Faustina, con la canonizzazione di Santa Faustina, prima Santa del Grande Giubileo – il 30 aprile 2000 – questa Santa, questa mistica porta una nuova luce per la Chiesa, per l’annuncio della misericordia della Chiesa, per la celebrazione, per la pratica di questa misericordia. E sono le cinque forme del culto che suor Faustina ci consegna: si tratta della festa della misericordia, della coroncina della misericordia, dell’ora della misericordia, dell’immagine della misericordia e la diffusione di questo culto nel mondo, in mezzo alle persone che sono toccate da moltiformi miserie spirituali e materiali.

D. – Fare l’esperienza della misericordia di Dio, fare l’esperienza del Suo perdono significa anche riscoprire il Sacramento della Riconciliazione…

R. – Sì. La Misericordia apre il cuore dell’uomo al Sacramento della Riconciliazione. Questa Misericordia si può toccare con mano e ogni peccatore, ogni uomo emarginato, già condannato umanamente parlando, invece ha la possibilità di rimettersi in piedi e di diventare santo proprio perché la Misericordia di Dio perdona tutti i peccati. E’ bene dirlo che proprio nella Festa della Misericordia – ciò che avverrà poi durante il Giubileo – la Chiesa concede l’indulgenza, il perdono per i peccati, le pene per i peccati commessi, alle condizioni che richiede l’indulgenza della Chiesa.








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