Oltre 30 leader religiosi e rappresentanti di organizzazioni confessionali hanno lanciato un appello per l’eliminazione della povertà estrema entro il 2030, una sfida che vede coinvolto anche il World Bank Group. L’appello, intitolato “Eliminare la povertà estrema: un Imperativo morale e spirituale”, sottolinea come negli ultimi 25 anni il numero delle persone in condizioni di povertà estrema sia calato da 2 miliardi a meno di un miliardo.
Sconfiggere la povertà: una responsabilità morale nella storia dell’umanità
Una dimostrazione che sconfiggere la piaga della povertà non è soltanto possibile,
dunque, ma è anche una responsabilità morale nella storia dell’umanità. I firmatari
dell’appello, tra cui anche Caritas Internationalis e il Catholic Relief Services,
si dicono convinti sulla base dei dati forniti dal World Bank Group della possibilità
di sradicare la povertà estrema entro 15 anni; un impegno che deve coinvolgere i governi,
impegnati a sviluppare – sulla base di valori comuni e condivisi - una nuova agenda
per lo sviluppo sostenibile entro il 2015.
Imperativo morale per stimolare volontà politica e sociale
Il richiamo ad un imperativo morale, contenuto nell’appello, punta a stimolare l’indispensabile
volontà politica e sociale invitando altre realtà a condividere il nobile obiettivo
di sconfiggere la povertà. L’appello è stato redatto al termine della Tavola rotonda
dei leader religiosi e delle organizzazioni confessionali con i rappresentanti della
Banca Mondiale svoltosi il 18 febbraio scorso. (S.L.)
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