2015-04-09 14:57:00

Cristiani, sen. Latorre:"Combattere nuova forma dittatura ISIS anche con uso forza"


Stato Islamico nuova dittatura che cancella cristiani e minoranze

"Credo che più che di mutismo, si debba parlare di una insufficiente, non adeguata, attenzione su un aspetto di quello che sta accadendo e che Papa Francesco, con la sua consueta forza, ha sottolineato, con riferimento a quello che sta accadendo in tante parti del mondo". Il presidente della Commissione Difesa del Senato italiano, Nicola Latorre, ospite della Radio Vaticana per commentare gli appelli del Papa alla comunità internazionale a difesa dei cristiani perseguitati, sottolinea come "il Papa invita a riflettere su un aspetto che, questo sì, viene trascurato, e cioè che c’è una tendenza di alcune ideologie, e dunque anche dal punto di vista delle azioni conseguenti, che tendono a cancellare le minoranze e in questo quadro non c’è dubbio che, in particolare in Medio Oriente ma non solo, chi sta pagando il prezzo più alto da questo punto di vista, sono i cristiani. Lo dicono i dati: mi pare che questo sia incontestabile. Si rende indispensabile richiamare con più forza l’attenzione su questo aspetto anche per comprendere meglio come combattere queste nuove forme di drammatica e violenta tirannia".

Mancanza di politica estera dei Paesi occidentali

"Più che una mancanza di politica estera, spiega il senatore Latorre, c’è la difficoltà di tanti Stati occidentali a misurarsi con i profondi sconvolgimenti e cambiamenti che sono intervenuti. Invece di porsi il problema di come costruire un assetto mondiale e dunque anche un nuovo ordine mondiale multilaterale, si è determinato uno scenario estremamente confuso, una grande incertezza delle classi dirigenti mondiali, che senza dubbio non si sono mostrate all’altezza di questa nuova sfida". "In questo quadro hanno preso corpo e in qualche caso anche il sopravvento, progetti politico-culturali che contemplano in una chiave drammaticamente ideologica la cancellazione delle minoranze e l’idea di costruire degli assetti socio-culturali e statuali che hanno una forte impronta ideologica e non contemplano un pluralismo culturale e religioso".

Per coste italiane interventi di contenimento contro rischi di progressiva rilevanza

"Ciò a cui si sta assistendo in questo momento in termini di distribuzione di forze, di schieramento di forze, sono misure cosiddette “di contenimento”, tese a garantire la sicurezza delle nostre coste e anche a proteggere il nostro Paese di fronte a rischi che stanno assumendo una loro progressiva rilevanza. Ma non devono essere assolutamente interpretate come decisioni di iniziative belliche".

Combattere ideologia violenta ISIS anche, ma non solo, con ricorso a uso della forza

"Naturalmente, prosegue il presidente della Commissione Difesa del Senato, Latorre, devo dire in tutta sincerità, che questo tema della battaglia contro il cosiddetto Stato Islamico e contro quel progetto politico che si nutre di azioni terroristiche, di violenza, quella a cui stiamo appunto assistendo, richiede, perché la battaglia possa essere vinta, una serie di fattori, e io non escludo che uno di questi fattori possa e debba essere anche l’uso della forza". "Naturalmente, l’uso della forza non può essere né l’unico e neanche il principale strumento di lotta contro queste situazioni. Intanto, nel caso del prezzo, del martirio drammatico dei cristiani, noi dobbiamo evitare di contribuire a identificare la cristianità come 'l’Occidente', ma anzi, dobbiamo rafforzare il grande valore universale del messaggio cristiano. Così come, l’altro elemento, è quello di condurre una grande battaglia per difendere e valorizzare le profonde ragioni culturali che hanno ispirato la crescita e l’evoluzione delle nostre culture in questi anni". "In ultima analisi, non va trascurata anche l’eventualità, nel rispetto del diritto internazionale, di un uso della forza, che potrebbe rendersi necessario e che probabilmente, nel caso dello scontro tra Iraq e Siria contro lo Stato Islamico, si rende necessario per vincere, anche da questo punto di vista, la battaglia".








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