2015-04-07 08:09:00

Siria: violenze al campo di Yarmuk. Decapitati due palestinesi


Violenza e terrore fuori controllo in Siria, dove continuano i bombardamenti del regime e gli attacchi delle milizie jihadiste, mentre è emergenza umanitaria nel campo profughi Yarmuk, alle porte di Damasco, ormai sotto il controllo dei miliziani dello Stato Islamico. Il servizio di Marco Guerra:

Gli sviluppi della crisi siriana vedono l’aviazione governativa che continua a martellare le roccaforti dei ribelli. Nelle ultime 48 ore si registrano oltre 100 morti a Idlib, nel nord del Paese, conquistata nove giorni fa dagli insorti. Sempre vicino a Idlib, miliziani jihadisti hanno rapito, e dopo poche ore liberato, un gruppo di circa trecento lavoratori curdi che andavano a ritirare gli stipendi insieme ai loro figli. E nel nord-est della Siria  si registra l'ennesimo scempio compiuto dagli uomini dello Stato Islamico: nel giorno di Pasqua hanno raso al suolo la chiesa della Vergine Maria nel villaggio cristiano di Tel Nasri, una delle più frequentate e amate dalla comunità cristiana in Siria. Il villaggio di Tel Nasri, fa parte di quell’insieme d’insediamenti a maggioranza cristiana conquistati dal califfato lo scorso 23 febbraio, e dal quale sono stati rapiti oltre 300 abitati, di cui non si conosce più la sorte nonostante gli appelli fatti anche da Papa Francesco. Intanto è allarme umanitario nel campo profughi di Yarmuk, una città nella città alla periferia di Damasco, ormai per il 90% sotto il controllo dei miliziani dell’Is e del Fronte al Nusra. Documentata la decapitazione di almeno due palestinesi che difendevano la zona. L’Onu, che ha definito la situazione "al di là del disumano", ha chiesto accesso al campo per la consegna di aiuti umanitari.

 








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