2015-04-07 17:41:00

Italia condannata da Corte Strasburgo: a Diaz fu tortura


Quanto compiuto dalle forze dell'ordine alla Diaz "deve essere qualificato come tortura". E’ quanto ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato l'Italia per i fatti del 21 luglio 2001, nella scuola a Genova, alla conclusione del G8. Due i punti della condanna, come spiega nel servizio Fausta Speranza:

Italia condannata da Strasburgo perché non ha una legislazione adeguata a punire il reato di tortura.  La Corte europea dei diritti dell'uomo è partita dal ricorso presentato da Arnaldo Cestaro, una delle vittime della perquisizione alla scuola Diaz.  L'uomo, che all'epoca dei fatti aveva 62 anni, afferma che fu brutalmente picchiato dalle forze dell'ordine tanto da subire ancora oggi conseguenze fisiche e sostiene che le persone colpevoli non sono state punite in modo adeguato. Dopo quasi 14 anni, i  giudici gli danno pienamente ragione: riconoscono il caso come tortura e vanno oltre: parlano  di inadeguatezza delle leggi italiane, che mancano del reato di tortura. Da Strasburgo sottolineano che il mancato riconoscimento di determinati reati non solo non permette di punire ma ostacola la prevenzione da altre possibili violenze da parte delle forze dell'ordine.  

Della sentenza Fausta Speranza ha parlato con Patrizio Gonnella dell’Associazione Antigone: 








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