2015-04-04 12:48:00

La preghiera di Pasqua del card. Rivera Carrera


Allontanarsi dai falsi idoli come la violenza, la corruzione e la sete di potere. E’ la preghiera che il cardinale Norberto Rivera Carrera, arcivescovo di Città del Messico, ha levato nel corso dell’omelia della messa dello scorso Giovedì Santo in cui ha chiesto ai fedeli, e in particolare ai sacerdoti, di unirsi in preghiera per rispondere “alle gravi sfide che presenta una società sempre più frammentata e relativista”.

Messico e schiavitù
Come riporta l’Osservatore Romano, il porporato è tornato a denunciare la grave situazione sociale del Paese, in cui vaste aree si trovano a subire la schiavitù del crimine organizzato in zone povere. “Ci sono migliaia di persone — ha detto — che muoiono a seguito della violenza più folle e diabolica, tante famiglie spezzate, tanto disprezzo per la dignità della persona umana. E tutto ciò a causa della smisurata ambizione di ricchezza e di potere”. Il cardinale Rivera Carrera ha ricordato che la corruzione è la schiavitù più insidiosa.

In difesa della famiglia
Poi, pensando al prossimo Sinodo sulla famiglia, ha affermato che bisogna “offrire proposte concrete” per difenderla dalle sfide più grandi come l’aborto o le unioni di persone dello stesso sesso. Infine, un pensiero per i cristiani perseguitati, “la cui unica colpa è quella di credere in Gesù e non rinnegarlo”. (B.C) 








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