2015-04-04 07:50:00

Accordo sul nucleare iraniano, Israele: strada per l’atomica


Lo storico accordo sul nucleare iraniano raggiunto dai negoziatori del 5+1, ha suscitato l’entusiasmo del mondo nei confronti dello scongiurato pericolo che l’Iran si dotasse della bomba atomica. Unica voce fuori dal coro, Israele, che accusa l’Occidente di aver ceduto a Rohani e convoca il proprio gabinetto di sicurezza. Il servizio di Roberta Barbi:

È un accordo puramente politico – al quale seguirà una bozza tecnica entro il 30 giugno – quello sul nucleare iraniano raggiunto dopo 19 mesi di trattative e che potrebbe porre fine a una controversia durata 60 anni. I termini illustrati nella conferenza stampa di Losanna sono molto dettagliati: nessuna struttura di arricchimento dell’uranio oltre a Natanz; la sospensione della capacità di arricchimento passando dalle attuali 19mila a 6mila centrifughe; no alla presenza di materiale fissile nella centrale sotterranea di Fordow e l’attività nucleare in genere monitorata per almeno 10 anni, ma ci sono punti che prevedono fasi di controllo anche di 25. Tutto questo dovrebbe impedire a Teheran di possedere la bomba atomica, e se gli accordi non saranno rispettati, torneranno immediatamente in vigore le sanzioni di Stati Uniti, Unione Europea e Onu che per anni hanno pesato sul Paese. Israele però non ci sta e chiede che ogni accordo con l’Iran includa un chiaro riconoscimento del diritto di Israele ad esistere. “L’unica alternativa non è la guerra – ha detto il premier israeliano Netanyahu – ma è aumentare la pressione su Teheran per raggiungere un buon accordo, questo non fa che legittimare l’illegale programma nucleare iraniano”. 








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