2015-04-03 09:00:00

Via Crucis al Colosseo con le meditazioni di mons. Corti


Si svolgerà questa sera alle 21.15 la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo presieduta da Papa Francesco al Colosseo. Le meditazioni sono state scritte da mons. Renato Corti, vescovo emerito di Novara, sul tema: “La Croce, vertice luminoso dell’amore di Dio che ci custodisce. Chiamati a essere anche noi custodi per amore". Fra gli argomenti sviluppati, le persecuzioni religiose o a causa della giustizia, la famiglia, la sofferenza, lo sfruttamento dei minori. A portare la croce nelle 14 stazioni, oltre al cardinale vicario Agostino Vallini, saranno anche persone provenienti da Terra Santa, Iraq, Siria, Nigeria, Egitto e Cina e poi una famiglia numerosa, un’altra con figli adottivi, un malato dell’Unitalsi accompagnato dalla sorella e da un barelliere e infine religiose latinoamericane. Il servizio di Tiziana Campisi:

Una Via Crucis che dà voce ai sentimenti di Gesù
E’ una Via Crucis che dà voce ai sentimenti e ai pensieri di Gesù quella scritta da mons. Renato Corti; sarà come ascoltare Cristo lungo il percorso verso Calvario, e accanto alle sue riflessioni su ciò accade nella scenografia di ogni stazione, ci sono le risonanze che la Passione suscita. A legare le meditazioni è il costante riferimento all’amore di Dio che custodisce gli uomini, amore che è dono, che giunge in particolare da Gesù crocifisso. A fronte di questo amore l’invito ad essere custodi della creazione e di ogni persona.

Perseguitati, abbandonati e minori abusati tra i protagonisti con Cristo delle 14 stazioni
E così in Gesù caricato della Croce si possono scorgere uomini e donne imprigionati, condannati o trucidati, perché credenti o impegnati in favore della giustizia e della pace; nella tristezza e nell’angoscia di Cristo che va incontro alla morte si possono intravedere anime ferite dalla solitudine, dall’abbandono, dall’indifferenza, dalla malattia. E nella sofferenza del Dio fatto uomo c’è quanto, oggi, viene ferito da odio, falsità o cuori di pietra. Toccante l’immagine di Gesù spogliato delle vesti e umiliato raffrontata al traffico di esseri umani, alla condizione dei bambini-soldato, alla schiavitù, ai minori abusati.

A Maria l’affidamento del prossimo Sinodo
Non manca il pensiero alle donne, alla loro presenza nella Chiesa, e a Maria, madre protagonista del dramma del Golgota, cui affidare la famiglia contemporanea e il prossimo Sinodo che le è dedicato. E poi ci sono le domande che l’atrocità patita da Cristo fa scaturire: perché ancora la tortura, la pena di morte, la violenza?

Scritti di Bhatti, padri della Chiesa, Giovanni Battista Montini e Carlo Maria Martini nei testi
Ad arricchire i testi delle meditazioni sono il testamento spirituale di Shahbaz Bhatti, gli scritti di alcuni padri della Chiesa, di Giovanni Battista Montini e Carlo Maria Martini. Ma sono le parole di Gesù Cristo che nelle ultime stazioni squarciano il silenzio dello sgomento, della paura di fronte alla morte in croce, parole immaginate ma forti e dirompenti: “Sono bloccato nel corpo, ma libero nel cuore, come liberamente sono andato incontro alla mia passione. Libero perché abitato dall’amore, un amore che vorrebbe includere tutti”.








All the contents on this site are copyrighted ©.