2015-04-02 15:03:00

Francesco al popolo colombiano: lottate per la verità e la giustizia


Proseguire “l’opera di giustizia, fraternità, solidarietà, dialogo e comprensione”,  “fondamenta” per costruire “una società rinnovata”. L’incoraggiamento di Papa Francesco rivolto ai vescovi e al popolo della Colombia, in una lettera - a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin - inviata in occasione della Settimana Santa. Servizio di Roberta Gisotti:

Si dice consapevole il Papa dell’importanza cruciale di questo momento, in cui il popolo colombiano  con “rinnovato sforzo” sta  “cercando di costruire una società più giusta e fraterna: una società in pace”. Da qui l’invito a collaborare tutti "nell'opera di pace che nasce dall'amore di Dio" e “a lottare senza sosta contro ogni forma di ingiustizia, iniquità, corruzione, esclusione, e contro quei mali che distruggono la vita della società”.

“Costruire la pace – sottolinea il Papa - è un processo complesso che non si esaurisce in spazi o piani a breve termine. Bisogna correre dei rischi per cementare la pace a partire dalle vittime, con un impegno costante al fine di ripristinare la dignità, per riconoscere il dolore riparando così il danno subìto”. “Costruire una pace stabile e duratura – prosegue Francesco - significa anche lavorare in favore di rapporti sani nelle famiglie colpite oggi da preoccupanti situazioni di violenza affinché, trasformate dalla potenza del Vangelo, siano semi e scuola di una cultura di pace e di riconciliazione”. Dà quindi un incoraggiamento: “non perdetevi d'animo e non abbandonate la speranza di fronte alle difficoltà” e "continuate a lavorare per la verità, la giustizia, la riparazione” e perché “ciò che è stato non si ripeta”.

Per questo “è necessario correre il rischio di trasformare tutta la Chiesa” parrocchie e istituzioni in un "ospedale da campo", ovvero “un luogo sicuro dove sia possibile far reincontrare chi ha subito le atrocità con chi ha agito con violenza”. Che “nella Chiesa – esorta Francesco - tutti trovino guarigione e opportunità per recuperare la dignità perduta o tolta. Che diventi possibile il pentimento, il perdono e la decisione di non riprodurre di nuovo la catena di violenza”. La lettera si conclude con una preghiera di Papa Francesco “alla Madonna di Chiquinquirá, perché incoraggi la speranza di tutti i colombiani”.








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