2015-04-02 13:46:00

Esposte ai Musei Vaticani due opere recuperate dai Carabinieri


Il 'Compianto di Adamo ed Eva sul corpo di Abele' di Giovanni Battista Caracciolo, detto Battistello, e il gruppo scultoreo 'Mitra tauroctono' databile tra il II e III secolo d.C., sono i due importanti reperti artistici recuperati grazie all'intervento dell'Arma dei carabinieri, Comando Tutela Patrimonio Culturale, presentate ieri alla stampa nei Musei Vaticani. Le opere saranno ospitate ed esposte al pubblico all’ interno dei musei fino al fino al 7 agosto, per poi fare rientro nei loro luoghi d’origine. Il servizio di Marina Tomarro:

Una tela della pittura napoletana della prima metà dei seicento il 'Compianto di Adamo ed Eva sul corpo di Abele”  recuperata grazie alla segnalazione di un antiquario e il gruppo scultoreo 'Mitra tauroctono' trovata a Fiumicino, sono le due importanti opere ritrovate grazie all’intervento dell’Arma dei carabinieri. Antonio Paolucci direttore dei Musei Vaticani.

“Il Mitra tauroctono è parola greca che vuol dire Mitra, questa divinità orientale, che uccide il toro, il toro sacro, che ha un significato simbolico molto alto. E’ una religione, quella di Mitra, della luce e del sole, della rigenerazione cosmica e quindi l’uccisione del toro significa la redenzione. Era una religione che competeva con il cristianesimo, esprimendo valori in parte simili, che è stata molto importante nel secondo e nel terzo secolo. E’ importante perché documenta la diffusione di questo culto anche in aree periferiche. Questo viene da Tarquinia, quindi la periferia di Roma. Mentre l’altra opera è un dipinto di Battistello Caracciolo, un caravaggesco della primissima generazione, che ha significato la diffusione in terra napoletana della rivoluzione caravaggesca. Quindi due opere entrambe di rilievo museale che abbiamo sistemato qui all’interno dei Musei Vaticani fino al 7 agosto e saranno una bella occasione per gli studiosi, perché sono cose che vanno approfondite dal punto di vista scientifico e anche di stupore, di ammirazione, per i visitatori”.

Alla presentazione c’era anche il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Ascoltiamo il suo commento:

“E’ una delle tante operazioni straordinarie che ogni anno i carabinieri del nostro comando per la tutela del patrimonio culturale fanno in Italia. Alcune non fanno notizia perché non sono grandi opere. E’ davvero un lavoro importantissimo di prevenzione, di individuazione dei responsabili, di restituzione ai proprietari o comunque alla comunità nazionale. Non a caso, i nostri carabinieri sono un’eccellenza riconosciuta nel mondo. Sono anche punto di riferimento per corsi di formazione, trasferimento di conoscenza per molti altri Paesi e il riconoscimento da parte della Città del Vaticano e dei Musei Vaticani per noi è particolarmente motivo di orgoglio”.

E il Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma in 46 anni di attività ha recuperato e restituito al patrimonio culturale dell’Italia circa 740 mila opere d'arte e 600 mila reperti archeologici. il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette:

R. - Questo nostro speciale reparto dell’arma costituito 46 anni fa ha operato via via in maniera sempre più professionale e ha potuto approntare questa banca dati importantissima delle opere trafugate - la migliore, la più fornita, la più importante del mondo per questo - proprio attraverso questa collaborazione con la Chiesa. Noi sappiamo che l’Italia è il Paese probabilmente più ricco di opere d’arte e la Chiesa in Italia è sicuramente un assoluto tesoro e quindi è stato particolarmente importante nel tempo. L’esposizione di queste due opere nei Musei Vaticani è per noi il riconoscimento più prestigioso della attività svolta da questo speciale reparto.

D.  – Cosa si potrebbe fare per proteggere maggiormente queste opere d’arte?

R. – Le opere vanno protette in maniera determinata, sul piano preventivo innanzitutto. Noi incoraggiamo i privati da sempre a fotografare queste opere e a difenderle con misure di difesa passiva adeguate. Il fatto di poter immagazzinare immagini di opere trafugate è particolarmente significativo nella fase successiva. Il quadro del Battistello Caracciolo è stato recuperato proprio perché è stato possibile confrontare l’opera che era stata individuata con la fotografia da quella asportata molti anni prima, nel 1990.

E l’importanza dell’attività di tutela di  questo  comando anche per il patrimonio culturale custodito negli edifici di culto è stata sottolineata dal cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato del Vaticano:

R. - Questo entra proprio nella vita dei Musei Vaticani, di offrire la possibilità a quanti vengono a visitare i Musei del Papa di poter ammirare alcune opere, queste poi particolarmente significative.

D. – Quanto è importante la collaborazione tra l’Arma dei carabinieri e la Chiesa in questo caso?

R. – Credo che la Chiesa in questo deve essere riconoscente a quello cha fa l’Arma dei carabinieri perché tantissime opere che vengono trafugate dalle nostre chiese. Nel mio piccolo Paese, per esempio fu rubata una porta molto antica, di una piccola cappella… Siamo all’esempio tipico!








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