2015-04-01 13:41:00

Inaugurato il nuovo Museo Egizio di Torino


Inaugurazione oggi del nuovo Museo Egizio di Torino. In questa occasione i visitatori hanno potuto ammirare gratuitamente il nuovo allestimento e le opere inedite esposte. Anna Zizzi ha intervistato uno dei curatori del museo, Enrico Ferraris:

R. – Abbiamo un nuovo percorso che si svolge cronologicamente su ben tre piani. Al primo piano sono raccolte le collezioni torinesi legate all’antico regno e medio regno. Si passa poi al secondo piano con il nuovo regno, il villaggio di Deir El Medina, la galleria sarcofagi, che è una nuova unità tematica legata appunto allo sviluppo dei sarcofagi di terzo periodo intermedio. E poi si scende ancora al piano terreno dove abbiamo lo statuario.

D. – Quali sono i pezzi principali esposti?

R. – Tanti testi papiracei, molto importanti, come il papiro dello sciopero, che ha una nuova visibilità. O ancora la cappella di Maia, che nel precedente allestimento si trovava inglobata all’interno di una parete ed era scarsamente visibile perché c’era una porticina soltanto che permetteva di vederla.

D. – Si è pensato ad una teca interattiva che permettesse anche ai visitatori lontani di poter guardare il museo. Come funziona?

R. – Si tratta di una teca che è stata progettata per accompagnare il pubblico creando una sorta di suspense. Si tratta di una teca con oggetti che sono stati replicati, in realtà: sono repliche di oggetti del Museo egizio che sono stati collocati in una teca con una telecamera e un braccio robotico. Chi si collega on line a questa teca ha modo di soffiare sul microfono e il braccio automaticamente seleziona un’area della teca, soffia via un po’ do sabbia che ricopre questi pezzi e  così  da farli riemergere mano a mano.

D.  – Quali sono le altre novità?

R. – La novità principale è sicuramente l’allestimento generale proprio del museo. Poi abbiamo cercato di dare in moltissimi luoghi del museo spazio alla ricostruzione archeologica. E’ un mix di contenuti che spaziano dal dato scientifico a quello più propriamente storico.

D. – Tra un mese ci sarà l’inaugurazione dell’Expo: quanto contate che la vicinanza possa influire sull’afflusso dei visitatori?

R. – E’ stato strategico da parte nostra aprire il museo esattamente un mese prima dell’apertura dell’Expo, è stato voluto, proprio perché avevamo bisogno di rodare in un certo senso il nuovo museo. Siamo assolutamente convinti del fatto che intanto il museo egizio ma in generale la città di Torino offrirà veramente moltissimo ai visitatori.








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