Papa Francesco al termine dell’udienza generale ha ricordato che il 2 aprile ricorre il decimo anniversario della morte di San Giovanni Paolo II. Ce ne parla Sergio Centofanti:
Dieci anni fa, il 2 aprile 2005, alla vigilia della Domenica della Divina Misericordia a lui tanto cara, Giovanni Paolo II tornava alla casa del Padre. Papa Francesco ha ricordato questo anniversario, tra gli applausi dei presenti, salutando i pellegrini giunti dalla Polonia:
“Lo ricordiamo come grande Testimone di Cristo sofferente, morto e risorto, e gli chiediamo di intercedere per noi, per le famiglie, per la Chiesa, affinché la luce della risurrezione risplenda su tutte le ombre della nostra vita e ci riempia di gioia e di pace”.
Rivolgendo poi il suo pensiero ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli, così li ha esortati ricordando Papa Wojtyla:
“Il suo esempio e la sua testimonianza sono sempre vivi tra noi. Cari giovani, imparate ad affrontare la vita con il suo ardore e il suo entusiasmo; cari ammalati, portate con gioia la croce della sofferenza come egli ci ha insegnato; e voi, cari sposi novelli, mettete sempre Dio al centro, perché la vostra storia coniugale abbia più amore e più felicità”.
Ma per un ricordo di Giovanni Paolo II ascoltiamo le voci di alcuni fedeli raccolte in Piazza San Pietro da Elvira Ragosta:
R. - Io ho un ricordo speciale perché nel momento in cui ha iniziato a stare molto male, a perdere la voce, era così anche mia madre, e lui ha saputo dare la forza agli ammalati e mia madre ha avuto una santa forza che gli ha trasmesso San Giovanni Paolo II.
R. - Io l’ho visto per tre volte.
D. – Cosa ricorda in particolare?
R. – L’umanità e l’amore per la gente.
R. - Noi abbiamo un bel ricordo perché ci siamo sposati e sono nati i nostri figli durante il suo Pontificato. Lo abbiamo incontrato ad Assisi. E il Papa che ci ha dato un impulso ad andare avanti con coraggio.
R. – Io ricordo la particolare forza che ha avuto fino all’ultimo momento per darla a noi e se io oggi sono qua, una parte di forza l’ho presa da lui. Io ogni anno sono qui proprio per lui. Ha lasciato un esempio molto bello. Vedendo i suoi sacrifici allora mi sento che io piccola donna mi devo sacrificare per gli altri.
R. – Ricordo la Giornata della gioventù nelle Filippine dove si radunarono circa 4 milioni di persone. Fu una giornata molto bella. E poi ricordo il suo “Non abbiate paura, prendete il largo, non vi spaventate”. L’altro ricordo è: “Se sbaglio, mi corriggerete!”
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