2015-03-30 14:16:00

Oltre mezzo milione di firme per Campagna liberazione Asia Bibi


Ha superato il mezzo milione di firme la petizione on-line promossa da una studentessa iniversitaria inglese per salvare Asia Bibi, la donna cristiana pakistana madre di cinque figli, condannata a morte con l’accusa di blasfemia.

Il caso Asia Bibi non è stato dimenticato
La raccolta di firme indirizzata al Primo Ministro britannico David Cameron e al Ministro degli Esteri John Hammond è stata lanciata sul sito www.change.org da Emily Clarke, la prima ad essere sorpresa dal successo dell’iniziativa: “Il boom di adesioni indica che la gente non ha dimenticato Asia Bibi, nonostante siano passati più di quattro anni dalla sua condanna per un crimine che nega di avere commesso”, ha dichiarato la studentessa all’Aiuto alla Chiesa che Soffre.

L’importanza del sostegno internazionale
Asia Bibi , la cui condanna alla pena capitale è stata confermata il 16 ottobre 2014 dall’Alta Corte di Lahore e che da quasi cinque anni è sottoposta al regime di isolamento per motivi di sicurezza, è diventata un simbolo della lotta contro la controversa legge sulla blasfemia in Pakistan. Il suo caso ha suscitato nel Paese e nella comunità internazionale un ampio dibattito e due uomini politici pakistani che hanno cercato di difenderla, dichiarando la sua innocenza, sono stati uccisi: il musulmano Salman Taseer, governatore della provincia del Punjab, ucciso il 4 gennaio 2011 e il cattolico Shabaz Bhatti, allora Ministro federale delle minoranze, assassinato il 2 marzo 2011. I due stavano sollecitando un riesame della legge sulla blasfemia, divenuta “strumento di oppressione” a causa degli abusi che ne vengono fatti dagli estremisti islamici. “È molto importante che la comunità internazionale sostenga con un’unica voce la causa di Asia Bibi e tutte le persone che in Pakistan mettono a rischio la propria vita per difenderla”, ha affermato Emily Clarke. (A cura di Lisa Zengarini)








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