2015-03-27 16:00:00

Earth Hour a Roma: S. Pietro, Sinagoga e Moschea a luci spente


Domani, sabato 28 marzo, torna l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale nata come evento simbolico per fermare il cambiamento climatico. Le luci si spegneranno per un’ora, dalle 20:30 alle 21:30, attraverso tutti i fusi orari. A Roma, si spegneranno come sempre le luci della Cupola di San Pietro e - novità dell'edizione 2015 - anche quelle della Sinagoga e della Grande Moschea perché, come spiega Mariagrazia Midulla, responsabile Energia e Clima del WWF, nell’intervista di Emanuela Campanile, la sfida climatica è anche una questione morale:

R. – Ognuno di noi può pensare di essere impotente, perché è solo a fare qualche cosa. Invece si può pensare che si sta facendo qualche cosa che si unisce a gesti uguali di tante altre persone.

D. – Dal 2007, dunque, gli organizzatori di Earth Hour hanno e stanno sempre lavorando per organizzare l’evento dell’anno. Ma durante tutti gli altri giorni come viene pensata l’informazione per intessere, appunto, la consapevolezza dell’opinione pubblica che il surriscaldamento globale è un pericolo?

R. – Cerchiamo di assicurare un’informazione costante e devo dire che, da parte dei cittadini, c’è una richiesta di maggiore informazione. Però da parte dei media, invece, questa informazione non viene data e non viene data nel mondo giusto. E questo perché nella nostra stampa - devo dire con sincerità – non abbiamo degli editori indipendenti e quindi molte volte nello stesso gruppo o addirittura nei consigli di amministrazione siedono delle persone che poi hanno interessi precisi, per esempio nei combustibili fossili; dall’altra parte abbiamo anche una stampa un po’ drogata di notizie, per cui il cambiamento climatico può fare notizia quando escono dei rapporti allarmanti e dopodiché non fa più notizia il giorno dopo.

D. – E la gente?

R. – E’ molto preoccupata! E questo lo riscontriamo dalle indagini che vengono fatte. Allo stesso tempo la gente ha ben chiare le soluzioni: questa è la cosa un po’ strana… Le persone vedono benissimo che i combustibili fossili, che pure hanno assicurato una grande prosperità, hanno però prodotto moltissimi effetti ed oserei dire non solo ambientali.

D. – L’edizione 2015 propone una novità, una novità assoluta…

R. – Sì! Quest’anno, oltre alla Basilica di San Pietro – la Cupola e il colonnato della Basilica di San Pietro – che già da alcuni anni aderisce alla Earth Hour, anche la Moschea di Roma e la Sinagoga di Roma aderiscono all’iniziativa e si spegneranno. Questa è una novità molto importante, anche perché fa seguito a un dibattito molto forte tra tutte le religioni sugli aspetti morali del cambiamento climatico: il cambiamento climatico colpisce soprattutto i più vulnerabili, i più poveri, coloro che non lo hanno prodotto da una parte e mette dell’altra una seria ipoteca sulla possibilità di vivere in un pianeta abitabile per le future generazioni. Questo comportamento sbagliato e dettato da interessi di parte – quindi da interessi egoistici – sta mettendo a rischio il futuro della civilizzazione umana. Questo è molto sentito e siamo veramente molto emozionati dal fatto che le tre religioni monoteiste lo testimoniano con tanta forza.








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