2015-03-26 20:03:00

Si allarga la crisi in Yemen. Nuovi raid dell’Arabia Saudita


Sono ricominciati da poco in Yemen i raid aerei della colazione guidata dall’Arabia Saudita per contrastare l’avanzata dei ribelli sciiti Houthi. Ad essere presa di mira una base militare nei pressi di Taëz, terza città del Paese, sulla strada tra la capitale Sanaa e Aden, nel sud. I bombardamenti di stanotte avevano provocato oltre venti vittime. Il servizio di Giada Aquilino:

Egitto e Arabia Saudita condurranno un’operazione di terra in Yemen contro i ribelli sciiti. Filtrano i dettagli della strategia di Riad, dopo che i sauditi hanno avviato i raid contro le postazioni Houthi, per difendere il governo del presidente sunnita Abd-Rabbu Mansour Hadi. Il capo dello Stato si trova proprio nella capitale saudita, pronto a proseguire alla volta di Sharm El Sheikh dove sabato e domenica si riunirà la Lega Araba. I ribelli avanzano intanto verso Aden, nel sud dello Yemen, città proclamata capitale temporanea dallo stesso Hadi dopo l'occupazione di Sanaa da parte dei miliziani e teatro in queste ore di scontri tra Houthi e unità fedeli al presidente. A condannare i raid sauditi, appoggiati da altri 9 Paesi dell’area, tra cui la Giordania, sono Siria e Iran, quest’ultimo ‘storico’ rivale di Riad nella regione e sostenitore dei ribelli sciiti, che ha chiesto lo stop immediato delle operazioni militari. Stessa posizione dalla Russia. Della crisi yemenita ha parlato a Losanna il segretario di Stato Usa John Kerry con l’omologo iraniano, Mohammad Javad Zarif, prima dell’inizio dei colloqui sul nucleare di Teheran. A invocare una trattativa tra le parti è il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, secondo cui i “negoziati rimangono l'unica opzione per risolvere la crisi”.








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