2015-03-25 18:04:00

Settimane o mesi per verità su sciagura aerea su Alpi francesi


Serviranno settimane o mesi per conoscere la verità sul disastro aereo dell'A320 della GermanWings che si è schiantato ieri sulle Alpi francesi. E’ quanto afferma il direttore del Bea, l'ufficio francese per l'analisi e l'inchiesta sugli incidenti aerei. Pieno impegno a seguire lo svolgimento delle indagini è stato espresso dai leader di Francia, Spagna, Germania. Dal Papa parole di forte cordoglio.  Francesco  si unisce al lutto dei familiari delle vittime e assicura la sua preghiera. Il servizio di Fausta Speranza

Il presidente Hollande, il premier Rajoy e la cancelliera  Merkel hanno parlato in conferenza stampa congiunta da un hangar del campo volo di Seynes-Les-Alpes,  luogo del disastro. "Siamo tutti uniti davanti a questa tragedia", ha affermato la Merkel. "Questa è la solidarietà dell'Europa presente", ha fatto eco Hollande, assicurando che "alle famiglie delle vittime verrà detta tutta la verità". Rajoy ha sottolineato la gratitudine di tutti per i volontari e i soccorritori francesi.  Secondo quanto ricostruito finora,  le vittime della sciagura aerea dell'Airbus A 320 di Germanwings sono di 15 diverse nazionalità.  72 tedeschi, 51 spagnoli, e poi due o una persona  da Australia, Usa, Venezuela, Iran, Argentina, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Colombia, Messico, Giappone, Danimarca, Belgio, Israele. Si parla di una grave avaria per cui sia l'equipaggio che i passeggeri avevano indossato le mascherine per l'ossigeno. Sembra che l'aereo stava seguendo una manovra di discesa controllata, attivando una procedura di emergenza per scendere ad una quota di sicurezza, nella quale e' possibile respirare''. Quello che appare davvero strano e inspiegabile e' come mai l'equipaggio non si fosse messo in contatto con i controllori di volo per comunicare la decisione di scendere ad una quota piu' bassa. Sempre formulando delle ipotesi, sono due i principali problemi che avrebbero richiesto il ricorso alle maschere: il primo la presenza di fumo nella cabina e l'altro e' la depressurizzazione, che ad alta quota provoca una carenza di ossigeno che puo' portare a perdere i sensi. Resta da dire che sul luogo della sciagura si è recato anche il vescovo della diocesi di Digne, Jean-Philippe Nault, per essere vicino ai familiari delle 150 persone scomparse ma anche per portare incoraggiamento a quanti sono impegnati nelle difficilissime ricerche dei corpi. E che il sindaco del comune di Le Vernet, in Francia, annuncia di erigere un monumento in memoria. 

Delle indagini per capire le ragioni della drammatica sciagura aerea, Fausta Speranza ha parlato con l’ingegnere Fabio Nicolai dell’Enac, Ente Nazionale italiano per l’Aviazione civile:   








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