"Per i credenti, la preghiera è una forza importante e pertanto chiediamo che nelle celebrazioni della Domenica delle Palme, 29 marzo, una preghiera comune si levi per i cristiani perseguitati in Medio Oriente": è quanto afferma Karin Wiborn, segretario generale del Consiglio cristiano di Svezia, citato dall’agenzia Sir. "Siamo preoccupati e in ansia per i nostri fratelli e sorelle cristiani che in maggioranza appartengono all'antica Chiesa d'Oriente”, continua Wibor, sottolineando "che la preghiera può cambiare. E se faremo questo insieme, in varie chiese di diverse tradizioni in tutto il Paese, siamo certi che avrà degli effetti".
Promuovere la libertà di religione nel
mondo
Molti membri di Chiese e organizzazioni stanno lavorando
"in Medio Oriente per sostenere le persone provate dalle devastazioni della guerra"
spiega il Consiglio cristiano di Svezia, evidenziando però che "nonostante gli sforzi,
la situazione è estremamente grave". "Proviamo - dicono - una grande prostrazione
per ciò che sta accadendo". Per questo, le Chiese di Svezia lanciano anche appello
"ai politici perché facciano tutto quello che è in loro potere per proteggere le persone
e garantire la pace e la giustizia". Nei mesi passati, le Chiese hanno ripetutamente
sollecitato, attraverso lettere, consultazioni e incontri, il ministero degli Esteri
a "promuovere la libertà di religione o di credo attraverso iniziative di politica
estera".
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