2015-03-21 14:17:00

Ex camorrista di Scampia: ripartire da fede e istruzione


In piazza a Scampia c’era anche Davide Cerullo, ex camorrista e spacciatore del quartiere, dopo un periodo di carcerazione a Poggioreale ha lasciato la città, per tornarvi dopo la conversione alla fede. Oggi a Scampia dirige un’associazione di sostegno ai giovani, da lui fondata. L’ha intervistato Antonella Palermo:

R. - Sono contento, sono felice perché questo Papa rappresenta la Chiesa che scende da cavallo, dal piedistallo e si china sui problemi reali della gente, è veramente il Papa degli ultimi, degli emarginati, degli invisibili, possiamo dire. Ben venga questa voce, soprattutto la forza salutare della parola di questo Papa per questo territorio veramente abbandonato. La camorra qui non comanda: governa! E ci fa soprattutto credere che non c’è uno Stato, che non ci sono le istituzioni che invece comandano con i poteri necessari che sono i diritti.

D. - Come vivi oggi il tuo impegno di fede e il tuo impegno sociale a Scampia?

R. - La fede è necessaria perché ti permette di aprire gli occhi sul senso vero della vita. Sono tornato a Scampia due anni fa, ho aperto un centro che si occupa della dispersione scolastica. Quello che io vorrei fare è di riuscire ad abbattere questo fenomeno, perché la famiglia e la scuola sono i due elementi centrali per vincere la criminalità organizzata. La scuola è debole, le istituzioni sono assenti, la famiglia vuole che i figli diventino grandi, adulti, in fretta e, in questo modo, bruciano le tappe dell’infanzia, della poesia, della fiaba. In casa non ci sono libri, siccome sappiamo che l’istruzione è il più grande atto di democrazia e di libertà, quando manca è facile essere fregato.








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