La diocesi di Roma promuove per domenica 22 marzo in tutte le chiese la “Giornata di animazione e preghiera per la carità”, insieme ad una colletta in favore delle famiglie cristiane che vivono in Iraq, nelle proprie case o sfollate nei campi di accoglienza della Caritas e di altre organizzazioni umanitarie. Per 6mila di loro, informa una nota del Vicariato, “la Chiesa dell’Urbe assicurerà una Pasqua di solidarietà, raggiungendole con il dono di una colomba e con gli aiuti che si raccoglieranno nelle parrocchie attraverso la Caritas diocesana.
Fino al 28 marzo, Settimana della carità
La colletta di domani aprirà anche la “Settimana della carità”, la serie di iniziative
che la Caritas diocesana promuove ogni anno alla fine della Quaresima. Tanti gli appuntamenti
in programma: domani, alle 9.30, mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio
Consiglio per la famiglia, presiederà la Santa Messa nella Parrocchia di Santa Maria
in Traspontina, mentre venerdì 27 si terranno due Via Crucis: la prima avrà luogo
con i detenuti dei quattro istituti penitenziari di Rebibbia, animata dal gruppo Volontari
in Carcere della Caritas, mentre la seconda si svolgerà a Villa Glori, organizzata
dai residenti delle case-famiglia per malati di Aids.
Veglia ecumenica in memoria di mons. Romero
Da ricordare, inoltre, la Veglia ecumenica in programma martedì 24 marzo, alle ore
19.00, nella basilica dei Santi Apostoli: la celebrazione si terrà in occasione del
35.mo anniversario dell’uccisione di mons. Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador,
che verrà beatificato il prossimo 23 maggio. Ma durante la preghiera “verranno ricordati
i tanti martiri dei nostri giorni e quanti, come i cristiani di Iraq, Siria e Pakistan,
sono perseguitati e in pericolo per la loro fede”.
La Caritas in cifre
Infine, qualche dato sull’attività della Caritas nel 2014: secondo l’ultimo rapporto,
solo lo scorso anno sono stati più di 7.800 i volontari coinvolti nei 45 Centri diocesani
per dare da mangiare a quasi 13mila persone, accogliere 2.400 senza dimora, curare
5.700 malati indigenti. Migliaia i volontari nelle parrocchie che hanno dato “ascolto”
a 42mila famiglie. Oltre 348mila i pasti distribuiti, 186mila pernottamenti, 15mila
prestazioni sanitarie, 10mila visite domiciliari a famiglie e anziani. (I.P.)
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