La Commissione Pastorale per la Terra (Cpt) ha annunciato l’imminente pubblicazione del Rapporto sui conflitti per l'acqua (principalmente quella da impiegare in agricoltura) con i dati relativi all’anno 2014. Secondo alcuni dati già resi noti, l'anno scorso è stato registrato il maggior numero di conflitti a causa dell'acqua e di famiglie coinvolte negli ultimi dieci anni: sono state più di 42 mila le famiglie interessate, contando solo quelle che vivono nelle zone rurali.
Un problema che coinvolge oltre 200mila persone
Secondo la nota inviata all'agenzia Fides dalla Conferenza episcopale del Brasile,
dall’anno 2005 si contano 322.508 famiglie coinvolte nei conflitti per l'acqua. Nell’anno
2014 i casi sono stati 127 con 42.815 famiglie. I calcoli del Centro di documentazione
mons.Tomas Balduino hanno stimato 214.075 persone coinvolte direttamente.
La pubblicazione presenterà anche una classifica degli Stati
La zona del Parà conta 69.302 famiglie legate al conflitto, che la mette al primo
posto della lista. Come è stato documentato nell'incontro per la creazione della Rete
Ecclesiale Pan-Amazzonia (Repam), tenutosi nel mese di settembre 2014, la regione
soffre per la mancanza di “grandi progetti macro-economici” mentre “i governi nazionali
non presentano proposte nell'ambito dell’Iniziativa Integrale delle Infrastrutture
regionali del Sud America (Iirsa) e per gli impatti dei cambiamenti climatici nell’Amazzonia”
come sottolineato dal documento diffuso in quella circostanza.
37mila persone coinvolte nei conflitti
Per quanto riguarda la cosiddetta "crisi idrica", che colpisce gli Stati del sud-est
del Brasile, l'analisi stima che oltre 37 milioni di persone sono state coinvolte
nei conflitti. Nonostante la mancanza di dati specifici, il rapporto indica come la
conservazione dell'Amazzonia e del Cerrado (zona sud della foresta brasiliana) siano
i fattori essenziali per fornire di acqua il centro-sud del Brasile. (C.E.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |