2015-03-17 15:30:00

Perù: Marcia per la vita in difesa di famiglia e matrimonio


“Recuperare il valore dell’amore, della vita e della famiglia”: è l’esortazione lanciata il 14 marzo dal card. Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo di Lima, in Perù, ai giovani volontari che sabato prossimo, 21 marzo, organizzeranno la Marcia per la Vita nel Paese. L’evento, a cadenza annuale, si tiene in vista della "Giornata del nascituro", in programma il 25 marzo e che ricorda l’articolo 1 della Costituzione Politica nazionale, in cui si afferma: "La difesa della persona umana e il rispetto per la sua dignità sono il fine supremo della società e dello Stato".

Difendere la vita, impegno di tutti
Nell’incontro con i volontari, il card. Cipriani ha pregato per tutti i bambini abortiti e per i nascituri, affidandoli alla cura del Signore; quindi, ha invitato i giovani ad essere “coraggiosi ed a difendere con decisione la vita dal concepimento e fino alla morte naturale, così come la famiglia ed il matrimonio, fondato sull’amore tra uomo e donna”. “Dio chiede a tutti di difendere la vita”, ha aggiunto il porporato, sottolineando poi che la Marcia per la vita “non è contro qualcosa, ma è a favore della vita”.

Tutelare la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna
Di qui, il richiamo anche a “tutelare la vita che si genera nel matrimonio tra uomo e donna, ovvero nella famiglia”. All’incontro hanno partecipato più di 3.500 giovani; notevole il riscontro sui social network, tanto che l’hashtag creato per l’occasione, #UnidosPorLaVida, è stato uno dei più seguiti durante la giornata.

Cosa dice la normativa del Paese
In Perù, dal 1924 è legale l’aborto terapeutico, in base all’articolo 119 del Codice penale. Lo scorso anno, a giugno, è stato approvato un protocollo medico per la sua applicazione negli ospedali: nel documento, si specifica che l’aborto terapeutico è ammesso in caso di pericolo di vita per la madre a causa di patologie o malattie gravi (gravidanza ectopica, cancro maligno o cardiopatie). In tal caso, l’interruzione terapeutica della gravidanza è permessa fino a 22 settimane di gestazione, ma solo con l’autorizzazione della gestante o del suo rappresentante legale. Ma al centro del dibattito politico peruviano c’è una proposta di legge a favore della depenalizzazione dell’aborto in casi di violenza sessuale. Entrambe le normative, naturalmente, sono state respinte dalla Conferenza episcopale che, in più occasioni, non ha mancato di manifestare il suo dissenso. (I.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.