2015-03-17 19:58:00

Indagine sulla corruzione: botta e risposta tra Sabelli e Renzi


L’inchiesta della procura di Firenze sulle mazzette legate alle grandi opere fa esplodere una nuova polemica tra magistratura e politica, con un botta e risposta tra il presidente dell’Anm Sabelli - secondo cui lo Stato schiaffeggia i pm e accarezza i corrotti - e il premier Renzi. Intanto, le opposizioni chiedono le dimissioni del ministro delle Infrastrutture Lupi. Il servizio di Giampiero Guadagni:

Le parole del presidente dell’Anm Sabelli: ”dallo Stato schiaffi ai pm carezze ai corrotti”, non sono proprio piaciute al premier Renzi che replica oggi parlando di frase triste e ingiusta non per il governo di turno ma per l’idea stessa delle istituzioni. Il riferimento di Sabelli è a una serie di interventi legislativi di questi ultimi anni, dalla depenalizzazione del falso in bilancio alla riduzione della prescrizione. Temi al centro del disegno di legge anticorruzione fermo da due anni e tornato in questi giorni all’esame di Palazzo Madama. E il presidente del Senato Grasso sostiene che la corruzione che viene scoperta è solo la punta dell’iceberg. Ma la bufera portata dallo scandalo delle tangenti sulle grandi opere non accenna a placarsi. In particolare, l’arresto del superconsulente Ercole Incalza chiama in causa il ruolo del ministro delle Infrastrutture Lupi, che non è indagato ma il cui nome compare nelle carte per presunti aiuti e regali al figlio da parte di un imprenditore arrestato. Intanto, il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, si dice pronto a valutare atti e ricadute dell'inchiesta della procura di Firenze che ha coinvolto anche appalti relativi all'Expo.








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