2015-03-15 19:28:00

Strage di cristiani in Pakistan. Attentati contro due chiese


Strage di cristiani in Pakistan. kamikaze talebani hanno preso di mira due chiese a Lahore, uccidendo 15 fedeli e ferendone altri 78, di cui 30 ora versano in gravi condizioni. Subito dopo gli attacchi sono esplose proteste violente anche in altre città del Paese: la folla inferocita ha lapidato e poi bruciato due persone sospettate di essere responsabili del gesto. Il premier pakistano Sharif ha condannato il gesto e promesso giustizia. Cecilia Seppia:

Dietro l’ennesima strage di cristiani a Lahore in Pakistan c’è la mano del Jamaat ul Ahrar (Jal) un gruppo integralista legato ai talebani che ormai fa concorrenza allo Stato islamico reclutando combattenti nel sud del Paese. Le esplosioni, quasi simultanee hanno colpito due chiese vicine, una cattolica nel pieno della celebrazione eucaristica e l’altra protestante:  in tutto nei due edifici erano presenti oltre 500 fedeli. Decine le vittime e i feriti, tra cui donne e bambini, ma l’intervento tempestivo degli agenti che hanno fermato gli attentatori all’ingresso della seconda chiesa ha evitato un massacro più grande. Dopo gli attacchi sono scoppiate violente proteste pure a Karachi, Peshawar, Multan e Quetta. A Lahore la folla inferocita ha lapidato a morte due persone sospettate di essere coinvolte nell’attacco e ha poi bruciato i corpi; i dimostranti hanno anche sequestrato in un negozio quattro poliziotti, accusati di non aver vigilato. Al grido di dolore di Papa Francesco, si è aggiunta la condanna del premier pakistano Nawaz Sharif, che ha chiesto alle autorità di proteggere le minoranze. Con quanto accaduto oggi si allunga la lista dei cristiani uccisi nel mondo: nel 2014 salgono secondo l’Ong Open Doors a 4.344, 1062 invece le chiese attaccate. 








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