Il 22 maggio il popolo irlandese sarà chiamato a votare in un referendum che cambierà il significato del matrimonio nella Costituzione dell’Irlanda. I vescovi cattolici sottolineano l’importanza di un’approfondita riflessione in vista del voto. “Il matrimonio è di fondamentale importanza per i figli, le madri e i padri, e per la società”, esordiscono i presuli in una dichiarazione diffusa ieri, nel corso dell’Assemblea generale di primavera. “L’unione di un uomo e di una donna nel matrimonio, aperta alla procreazione dei figli, è un dono di Dio che ci ha creati maschio e femmina’”, si legge nel testo.
Rapporto tra uomo e donna è unico e aperto alla vita
“Anche la ragione porta alla verità sulla sessualità umana che rende il rapporto tra
un uomo e una donna unico. Madri e padri portano doni diversi, ma complementari” nella
vita di un figlio. I vescovi spiegano di non poter sostenere un emendamento alla Costituzione
che ridefinisce il matrimonio e “pone di fatto l’unione di due uomini, o due donne,
alla pari con il rapporto coniugale tra marito e moglie, che è aperto alla procreazione
dei figli”, ed esprimono la preoccupazione che, “se passasse l’emendamento, diventerebbe
sempre più difficile parlare ancora in pubblico del matrimonio” come vincolo tra un
uomo e una donna.
Proteggere diritti civili dei gay senza pregiudicare significato del matrimonio
“Cosa insegneremo ai bambini a scuola sul matrimonio? Coloro che sinceramente continuano
a credere che il matrimonio è tra un uomo e una donna, saranno costretti ad agire
contro la propria coscienza?”, si chiedono i vescovi irlandesi invitando a trovare
un modo per “proteggere i diritti civili delle persone omosessuali senza pregiudicare
il significato fondamentale del matrimonio come comunemente inteso tra culture e fedi
nel corso dei secoli”. “The Children and Family Relationships Bill”, avvertono, si
propone di “eliminare la menzione di madri e padri da tutta una serie di leggi precedenti”. Di
qui l’incoraggiamento a tutti a riflettere su questi temi e a votare il 22 maggio.
Riflettere prima di modificare l'emendamento sul matrimonio
Gli effetti dell’emendamento proposto “saranno di vasta portata per questa e per le
generazioni future. Diciamo a tutti gli elettori: il matrimonio è importante. Riflettete
prima di modificarlo”. Infine l’invito alle persone di fede a “portare questa decisione
nella preghiera” e un annuncio: “Nelle prossime settimane, e in particolare a maggio,
il mese di Maria, invitiamo alla preghiera per il matrimonio e la famiglia”. (R.P.)
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