2015-03-07 12:37:00

Giornata Musei Ecclesiastici: scoprire l'arte dimenticata


Scoprire la ricchezza contenuta nei Musei ecclesiastici. E’ l’obiettivo della Giornata dedicata a questi musei che si tiene oggi e domani. Più di cento musei, di collezione varia ma di proprietà ecclesiastica, apriranno le loro  porte. Anna Zizzi ha intervistato la presidente dell’Associazione Musei Ecclesiatici italiani, Domenica Primerano:

R. – Abbiamo pensato che proponendo ingressi gratuiti o ridotti e iniziative studiate ad hoc si aveva l’occasione di far entrare nei nostri musei persone che normalmente non frequentano questi istituzioni perché, lo ricordiamo, c’è un grave pregiudizio nei confronti dei nostri musei. Un pregiudizio che molto spesso impedisce alle persone di entrarci. Ci equiparano a sagrestie polverose, sempre chiuse. I nostri musei non sono più sagrestie polverose, ma sono luoghi nei quali sempre più spesso  lavorano persone che hanno competenze specifiche e che quindi organizzano le diverse istituzioni come qualsiasi altro museo contemporaneo. I Musei ecclesiastici sono di proprietà della Chiesa e, al loro interno, conservano collezioni prevalentemente storico-artistiche, ma ci sono anche musei naturalistici. Quindi, sono musei di collezione varia ma di proprietà ecclesiastica. Il discorso per quanto riguarda il museo religioso è diverso: contiene solo collezioni di tipo religioso, ma può essere anche di proprietà altra rispetto alla Chiesa.

D. – Quali sono gli obiettivi di questa giornata?

R. – Sono quelli di far conoscere la realtà di questi “musei cancellati”, così come li abbiamo chiamati. Sono musei snobbati dalla maggior parte delle persone e quindi vogliamo che le persone entrino nelle nostre istituzioni e comprendano quale sia la nostra peculiarità.

D. – In questa occasione, i Musei ecclesiastici apriranno le loro porte: quali sono le attività proposte?

R. – Sicuramente in gran parte dei musei ci saranno visite guidate gratuite, iniziative studiate ad hoc, percorsi che, ad esempio, mettono in evidenza le figure femminili nell’ambito dei Santi... Ci sono iniziative anche di tipo musicale, teatrale, per i bambini, per le famiglie, quindi c’è un po’ di tutto. È un modo per accogliere i visitatori con iniziative che li intrattengono ma che, allo stesso tempo, fanno conoscere loro realtà che magari non sono così vicine.

D. – Quali sono i musei che sarà possibile visitare?

R. – Andando sul sito dell’Amei – Associazione Musei Ecclesiastici italiani – è possibile trovare l’elenco delle istituzioni che aderiscono a questa iniziativa. Sono più di cento i musei che hanno aderito: in questa lista si possono consultare gli orari, le iniziative collegate alla giornata e quindi chiunque può, visitando il nostro sito, informarsi su ciò che il museo più vicino propone.








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