Sotto lo slogan "Pane spezzato per la vita del mondo", la Chiesa di Cochabamba si propone di raccogliere fondi, nella Quinta domenica di Quaresima, il 22 marzo, per acquistare farmaci ed alimenti per combattere la malnutrizione che affligge i bambini del Tipnis (Territorio Indigeno e Parco Nazionale Isiboro Sécure). L’iniziativa è stata presentata da padre José Gallo, delegato episcopale per la Pastorale sociale Caritas dell'arcidiocesi di Cochabamba. Come riferisce l'agenzia Fides, nella nota della Chiesa boliviana ci si augura che questa iniziativa possa inaugurare un programma organico di solidarietà dell'arcidiocesi nella zona del Tipnis.
Nel Tipnis occorre un intervento organico
e costante
La situazione infatti non è cambiata di molto da quando la Chiesa aveva elaborato
un rapporto al riguardo nel 2012, e lo aveva presentato all'Assemblea permanente dei
Diritti Umani. Il rapporto era stato redatto su sollecitazione delle stesse organizzazioni
indigene della zona. In quel periodo la Chiesa
si è impegnata a lavorare nella zona "al servizio delle persone e delle comunità in
situazione di bisogno, povertà ed esclusione sociale, in collaborazione e armonia
con altri organismi pubblici e privati”. Alle iniziative sporadiche sarebbe ora necessario
sostituire un programma organico e costante di interventi.
I bambini muoiono per malnutrizione e mancanza di assistenza sanitaria
Il Territorio Indigeno e Parco Nazionale Isiboro Sécure, più conosciuto come Tipnis,
è situato tra i dipartimenti di Beni (provincia di Moxos) e Cochabamba (Chapare),
è il quarto parco naturale più grande e importante della Bolivia. Secondo i dati raccolti
da Fides, nel Tipnis vivono più di 60 comunità, la povertà è diffusa e molti bambini
muoiono per mancanza di assistenza medico-sanitaria, per malnutrizione e altre malattie.
(C.E.)
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