2015-02-24 11:39:00

Vescovi indiani ringraziano Modi per il gesuita liberato


I vescovi indiani ringraziano il Primo Ministro Narendra Modi per il ruolo svolto dal Governo di New Delhi nella liberazione di padre Alexis Prem Kumar, padre Alexis Prem Kumar, sacerdote gesuita del Jesuit Refugee Service (Jrs), rapito in Afghanistan oltre otto mesi fa. In una dichiarazione diffusa ieri e citata dall’agenzia Ucan, la Conferenza episcopale (Cbci) esprime gratitudine al Premier “per il suo impegno personale” nella vicenda e per i passi compiuti dalle autorità indiane per ottenere il rilascio del sacerdote, rientrato domenica a New Delhi. Un intervento sollecitato dal presidente dei vescovi, il card. Baselios Cleemis.

Padre Kumar pronto a ritornare in Afghanistan nonostante l’insicurezza
Il sacerdote indiano era stato rapito da un gruppo di uomini armati non identificati il 2 giugno 2014, durante una visita in una scuola per rifugiati del Jrs vicino Herat. Nonostante la drammatica esperienza vissuta in questi mesi e la perdurante insicurezza nel Paese, padre Kumar, che in precedenza ha lavorato per i rifugiati dello Sri Lanka nello Stato indiano del Tamil Nadu, si è detto pronto a tornare in Afghanistan.

Il Jrs presente nel Paese dal 2005
Presente in Afghanistan dal 2005, il Jrs opera in circa cinquanta Paesi di tutto il mondo, fornendo istruzione, servizi sanitari e sociali a circa 950mila rifugiati e sfollati, la cui metà è rappresentata da donne. Anche nei mesi del sequestro di padre Kumar, l’organizzazione ha portato avanti i suoi programmi, per assicurare che gli studenti locali avessero accesso a un'istruzione di qualità. (A cura di Lisa Zengarini)








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