Organizzare una celebrazione regionale dell’Anno della vita consacrata, per riflettere meglio sulle forme di collaborazione, tra i sacerdoti ed i religiosi, nell’apostolato dell’Africa orientale. A proporre questa iniziativa è stata l’Amecea, l’Associazione delle Conferenze episcopali dell’Africa Orientale che riunisce i vescovi di Eritrea, Etiopia, Kenya, Malawi, Sudan, Tanzania, Uganda e Zambia. In questi giorni, infatti, l’organismo si è riunito a Nairobi, in Kenya, per la prima Assemblea ordinaria del 2015 e durante i lavori si è riflettuto sulla necessità di celebrare ad ampio raggio l’Anno della vita consacrata, indetto da Papa Francesco a 50 anni della promulgazione del decreto conciliare "Perfectae caritatis" sul rinnovamento della vita religiosa. L’iniziativa si concluderà il 2 febbraio 2016.
Anno vita consacrata, momento di grazia per la Chiesa
Intanto, le celebrazioni per la vita consacrata sono già iniziate presso l’Università
cattolica dell’Africa orientale, con sede a Nairobi. Nei giorni scorsi, la cerimonia
inaugurale è stata presieduta da mons. John Oballa Owaa, vescovo di Ngong, il quale
ha affermato che lo speciale Anno “è un momento di grazia per tutta la Chiesa, specialmente
di coloro che hanno consacrato se stessi a Dio” e “un momento intenso per celebrare,
con la Chiesa intera, il dono della vocazione e per ravvivare la missione profetica
di ciascuno”.
Promuovere dialogo ecumenico
Poi, mons. Oballa ha sottolineato che l’Anno della vita consacrata si pone anche l’obiettivo
di promuovere il dialogo ecumenico tra le religioni cristiane ed il confronto intergenerazionale
fra i religiosi più giovani e quelli più anziani. Infine, il presule ha esortato tutti
i cristiani a “onorare e rispettare tutti i membri di ciascuna comunità e congregazione,
senza pregiudizi, a prescindere da cultura, genere, razza, etnia”. (I.P.)
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