2015-02-18 13:25:00

Afghanistan: in forte aumento vittime civili nel conflitto


Nel 2014, il numero di civili uccisi o feriti nel conflitto in corso in Afghanistan è aumentato del 22%. Il numero più alto negli ultimi cinque anni, secondo un rapporto pubblicato ieri dalle Nazioni Unite. “I livelli spaventosi di violenza in Afghanistan nel 2014 non dovrebbero essere ripetuti nel 2015″ ha detto Nicholas Haysom, capo della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama).

Aumento del 40% delle vittime tra i bambini
I dati annunciati - riporta l'agenzia Misna - parlano di 10.548 vittime civili, tra cui 3.699 morti, a causa dei combattimenti a terra. Il numero dei morti e dei feriti di guerra è salito del 54% anche a causa dell’uso di mortai, razzi e granate da parte delle forze governative. Il rapporto attribuisce la responsabilità del 72% delle vittime ai talebani, con le forze governative e le truppe straniere responsabili per il 14%, mentre le restanti vittime non possono essere chiaramente attribuite. Allo stesso tempo, i dati hanno documentato un aumento del 40% delle vittime tra i bambini rispetto all’anno precedente e un aumento del 21% delle vittime tra le donne. I gruppi dei militanti talebani hanno contestato queste cifre e hanno più volte dichiarato la loro volontà di limitare la perdita di vite civili.

Timori dopo il ritiro delle forze Nato
Nel 2014, l’estate, la stagione più adatta per gli scontri armati, è stata particolarmente intensa per il Paese, in coincidenza con il ritiro graduale delle forze della Nato e nel mezzo di una crisi politica prolungata, innescata da un’elezione presidenziale segnata da brogli. La prossima estate, che inizierà ad aprile o maggio, sarà la prima senza la presenza di truppe da combattimento straniere ed è vista come un test cruciale per le forze afgane. Il presidente Ashraf Ghani ha invitato i talebani a negoziare per la pace, ma i militanti hanno finora rifiutato di tenere colloqui diretti con il suo governo. (R.P.)








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