Trattativa in salita oggi alla riunione dell’Eurogruppo in corso a Bruxelles, incentrata sulla rinegoziazione del debito della Grecia. Il premier Tsipras chiede più tempo, ma la Germania chiede ad Atene di confermare i patti sottoscritti con la Troika. Servizio di Giampiero Guadagni:
Un incontro considerato alla vigilia decisivo. Ma dopo il nulla di fatto della
scorsa settimana, anche l’Eurogruppo di oggi ha registrato distanze incolmabili tra
Atene e la Ue, Berlino in testa. Al vertice di Bruxelles il premier ellenico Tsipras
chiede ”più tempo e non più soldi” per fare le riforme e arrivare ad un nuovo accordo.
Ma la Germania non ci sta e il ministro delle Finanze Schaeuble definisce irresponsabile
il governo greco e insiste: l’unica strada è rinnovare l'accordo sottoscritto dal
precedente esecutivo Samaras, magari ammorbidito. Insomma, vanno rispettati gli impegni
dell'attuale piano di salvataggio. Una posizione giudicata assurda ed inaccettabile
da Atene, che vuole rivedere le riforme del mercato del lavoro, fermare il piano imposto
di privatizzazioni e alleggerire le correzioni ai conti pubblici. In serata riunioni
bilaterali. Un tentativo di mediazione arriva dalla Francia: per il ministro delle
Finanze Sapin, la Germania ha ragione sul rispetto delle regole, ma occorre trovare
un compromesso che tenga conto del responso degli elettori ellenici. Sulla stessa
linea il premier italiano Renzi, che chiede all'Unione europea intelligenza, perché
si rispettino le regole ma si usi flessibilità
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