Si trova in questi giorni in visita in India la delegazione vaticana formata da padre Indunil Kodithuwakku, sottosegretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, e padre Santiago Michael, addetto per l’Asia del dicastero. Diverso gli incontri ai quali hanno preso parte assieme a presuli della Conferenza episcopale dell’India e al nunzio nel paese, l’arcivescovo Salvatore Pennacchio.
Dal 12 al 13 febbraio, a Both Gaya, si è tenuto il quinto Colloquio buddista-cristiano sul tema “Buddhists and Christians Together Fostering Fraternity” articolato in cinque sotto-temi: “We belong to Ine Human Family”, “From a Culture of Diversiy to a Culture of Solidarity”, “Fraternity a prerequisite for overcoming social evils”, “FraternitY wipes away Tears”, “Together Fostering Fraternity: the Way Forwad”, che saranno affrontati dal punto di vista cristiano e da quello buddista. I partecipanti, buddisti e cristiani, provengono da Sri Lanka, Thailandia, Corea, Giappone, Myanmar, Mongolia, Taiwan e India.
Da ieri, e fino a martedì prossimo, i rappresentanti vaticani sono a Varanasi per i 50 anni della promulgazione della Dichiarazione conciliare “Nostra Aetate” (28 ottobre 1965). In programma incontri con le comunità giainista, musulmana, buddista e sikh e indù sul tema “Celebrating Diversity of Religions to Foster a World of Peace and Love”. Domenica 15 febbraio, sempre a Varanasi, si terrà un incontro multireligioso di preghiera organizzato dal dicastero vaticano, dalla Conferenza episcopale indiana e dalla diocesi di Varanasi. Previsto anche un intervento del nunzio apostolico. A tale incontro prenderanno parte rappresentanti delle varie religioni e comunità religiose cristiane.
All the contents on this site are copyrighted ©. |