2015-02-09 08:31:00

Rotto il Patto del Nazareno. Renzi: avanti sulle riforme


Italia. Riparte domani in aula a Montecitorio l’esame della riforma costituzionale. Ma i rapporti politici sono decisamente cambiati: l’esito della partita per il Quirinale per Berlusconi ha prodotto la rottura del patto del Nazareno con il premier e segretario del Pd Renzi, deciso comunque ad andare avanti sulla strada intrapresa. Il servizio di Giampiero Guadagni:

Il Patto del Nazareno dunque non c’è più. I due contraenti – Berlusconi e Renzi - sono al punto più basso dei loro rapporti politici e personali, ma non chiudono del tutto la porta al dialogo, con segnali che mandano anche all’interno dei rispettivi partiti. Berlusconi ad esempio ripete in queste ore: Forza Italia torna all’opposizione a 360 gradi per costruire un nuovo centrodestra, pronta a dire sì solo alle riforme che risulteranno positive per il Paese. Renzi ironizza sulla deriva autoritaria evocata da Berlusconi, e ribatte: la riforma costituzionale è ormai avviata, vorrà dire che al referendum confermativo ci sarà da una parte l’alleanza Berlusconi, Salvini, Vendola, Grillo; dall’altra il Pd. Una chiamata alla compattezza del suo partito, quella di Renzi, che però alla minoranza interna non concede sponde sulla legge elettorale: anche l’Italicum, dice infatti Renzi, non si tocca, resta quindi la parte sui capolista bloccati. Ma sulle riforme il premier segretario potrebbe contare su una maggioranza diversa da quella figlia del patto del Nazareno. E dopo l’ingresso nel Pd di otto tra senatori e deputati di Scelta civica, sono attese nelle prossime ore le mosse dei parlamentari fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle








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