Campagna ecumenica di Quaresima sui cambiamenti climatici
“Meno per noi, abbastanza per tutti”: è questo il
tema della Campagna ecumenica di Quaresima 2015, promossa in Svizzera dall’organismo
“Action de Carême”, (Adc) opera di aiuti dei cattolici nel Paese, insieme ai protestanti
di “Pain pour le prochaine” e ai cristiani di “Etre partenaire”. L’iniziativa, che
avrà luogo dal 18 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, al 5 aprile, Domenica di Pasqua,
sarà incentrata sugli eccessi alimentari legati al consumo di carne, sui cambiamenti
climatici e sul problema della fame nei Paesi del Sud del mondo. L’obiettivo, riferisce
una nota, è quella di “invitare i cristiani a manifestare la loro solidarietà ed ad
adottare comportamenti responsabili contro le disuguaglienze nel mondo”.
Non sacrificare biodiversità per un profitto
senza scrupoli
Riguardo all’alimentazione, in particolare, "Action
de Carême" ricorda che “mangiare la carne non è incompatibile con uno stile di vita
rispettoso dell’ambiente. Tuttavia, per soddisfare i consumi dei Paesi occidentali,
molte regioni del mondo vengono sacrificate in nome di un profitto senza scrupoli”.
Ad esempio, continua la nota, “zone intere del Brasile con una notevole biodiversità
sono state sacrificate in vista di una produzione industriale della soia per alimentare
il bestiame”, spiega Matthias Dörnenburg, responsabile della comunicazione per Adc.
Avviare pratiche agricole ecologiche
Tali procedure, naturalmente, hanno effetti sul clima:
la distruzione di foreste tropicali, l’impiego di fertilizzanti chimici e l’allevamento
intensivo, infatti, contribuiscono al riscaldamento climatico, mentre “la produzione
alimentare industriale è responsabile di quasi il 40% di tutte le emissioni di gas
serra” e “la produzione di carne occupa il 70% delle superfici agricole del mondo”,
sottolinea ancora Adc. Di qui, l’invito della Campagna di Quaresima per “un consumo
più responsabile” e per l’avvio di “pratiche agricole naturali ed ecologiche”.
Promuovere la giustizia climatica
Infine, in vista della Conferenza Onu sui cambiamenti
climatici che si terrà a Parigi il prossimo dicembre, Adc ricorda che in Svizzera
è già stata lanciata una petizione per chiedere al Consiglio federale ed al parlamento
elvetici di prendere posizione in favore della “giustizia climatica”. “La Svizzera
deve ridurre le sue emissioni di gas serra – conclude la nota – e sostenere finanziariamente
i Paesi in via di sviluppo nei loro sforzi in questa direzione”. (I.P.)
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